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    Maifredi: "Thiago Motta come me? La Juve non ti dà tempo, a me dissero..."

    Maifredi: "Thiago Motta come me? La Juve non ti dà tempo, a me dissero..."

    Gigi Maifredi parla ai microfoni di TMW Radio durante il programma 'Maracanà'. Fra gli argomenti, Thiago Motta, nuovo allenatore della Juventus arrivato dal Bologna, come fece Maifredi nel 1990.  

    Thiago Motta come lei quando arrivò alla Juve?
    "Sono due situazioni diverse. Ma non deve pensare di avere troppo tempo, perché una squadra come la Juve non ce l'ha. A me dissero che era un anno di transizione quando arrivai, ma la Juve non ti da tempo e io mi ero illuso. Lui deve mettere le sue idee al servizio della squadra e far rendere al meglio il pacchetto di giocatori che ha. Tra i 6-7 che vuole scartare ci sono giocatori di livello, ma avrà fatto un'analisi di quello che gli serve per il suo gioco e fa bene a farlo. Curioso di vedere giocatori come Locatelli".

    Juventus, ci sarebbero sei giocatori che Motta vorrebbe fuori dalla rosa. C'è qualcuno che andrebbe salvato?
    "Sono tutti giocatori di medio livello, qualcuno anche di buono ma Motta fa bene a partire già deciso con le idee. Inutile portarti dietro giocatori che non ritieni utili per il tuo modo di giocare. Meglio essere subito chiari. Fa bene Motta a fare così. Tutti si aspettano molto, giustamente lui lo sa. E' da sempre un allenatore, già da quando era in campo. Per fare bene però ha bisogno di giocatori funzionali. A Bologna Sartori lo ha assecondato, ora deve fare lo stesso con Giuntoli".

    C'è diffidenza dell'ambiente juventino a fare certe rivoluzione culturali?
    "Io portavo un calcio in una certa maniera ma non ero ancora un tecnico di un certo livello. La mia sfortuna è stato avere all'opposizione uno come Boniperti, che era stato escluso da Montezemolo, e ne ho pagato le conseguenze. Io sono stato una piantina messa nel deserto".

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