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    Maifredi: 'La Juve con il Bayern avrà un vantaggio'

    Maifredi: 'La Juve con il Bayern avrà un vantaggio'

    “La Juve ha un vantaggio a Monaco: il Bayern non avrà più Guardiola l'anno prossimo e questo può incidere nella testa dei giocatori. Il Bayern è favorito, è costruito per vincere e ha l'allenatore più bravo in circolazione perché sa farsi seguire dai suoi ragazzi. I bianconeri ci proveranno, la squadra sta giocando bene e sa essere cinica. Oggi sta facendo ottime cose la Roma perché Spalletti ha dato l'impronta giusta. Il Napoli entusiasma in diverse occasioni attaccando in blocco col 4-3-3 che piace a me. Preferisco Dybala a Higuain perché è un fuoriclasse. Zamparini spero che chiuda col calcio, ormai è arrivato il momento di lasciare: lui si fa condizionare da un gruppo di amici ed è un esempio negativo. La vicenda Iachini ha schifato tutti. In Pozzo rivedo Corioni: è l'unico che fa le cose di pancia e per passione senza calcolare tutto. Ora i presidenti pensano solo alla visibilità e al business”: l'ha detto Gigi Maifredi ospite questa mattina, con Sandro Mazzola e Massimo Giletti, della trasmissione “Pezzi da 90” condotta da Massimo Boccucci sull’emittente umbra Radio Onda Libera.

    Cosa può succedere in Bayern-Juve?
    “Il Bayern è favorito, è costruito per vincere e ha l'allenatore più bravo in circolazione perché sa farsi seguire dai giocatori. La Juve un vantaggio ce l'ha: è per il fatto che l'anno prossimo Guardiola non ci sarà più e può scattare qualcosa nella testa dei suoi ragazzi. I bianconeri stanno giocando bene e sono cinici”.
    La squadra in campionato che la convince di più?
    “Il Napoli in certe occasioni entusiasma attaccando in blocco con il 4-3-3 che piace a me. Oggi è la Roma che diverte maggiormente con Spalletti che ha dato l'impronta giusta. Fanno un buon calcio Fiorentina, Sassuolo, Bologna, Empoli. Questo è un campionato migliorato sotto certi aspetti”.
    Se dovesse scegliere uno solo, allenerebbe più volentieri Higuain o Dybala?
    “Dybala. E' un fuoriclasse, l'ho visto fin da quando facendo il dirigente a Brescia. Higuain è un grande giocatore che sa risolvere le partite. C'è comunque una differenza tra il fuoriclasse e un grande giocatore”.
    Possiamo mettere Corioni nella scia dei presidenti come Rozzi e Anconetani che nel calcio hanno fatto la storia della sana provincia italiana?
    “Assolutamente sì. Non ci sono più presidenti così. Lui era un passionato, ci metteva anima e corpo senza calcoli né tornaconti. Non era come tanti che del calcio non gliene frega niente pensando soltanto alla visibilità e al business”.
    C'è un presidente di oggi in cui lei rivede Corioni?
    “Pozzo è l'unico. E' uno attaccato all'Udinese, ci tiene ed è un innamorato del calcio. Fa le cose di pancia. Corioni e Pozzo sono due esempi positivi”.
    A proposito di presidenti: chi glielo fa fare a un allenatore dire sì a Zamparini ben sapendo ciò che l'aspetta?
    “Ecco un esempio negativo. Io ci ho lavorato con Zamparini. Ha di bello che quando dice di darti due poi è quello, però s'incendia con niente e viene condizionato da un gruppo di amici che lo infervora. Se uno ci parla all'inizio è normale, poi però si trasforma. Credo che per lui sia arrivata l'ora di ritirarsi. La vicenda Iachini ha schifato tutti”.

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