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    Tutti al Mahrez: un talento da 20 milioni

    Tutti al Mahrez: un talento da 20 milioni

    Nella buona partenza del Leicester di Claudio Ranieri brilla - tra le altre - la stella di Ryiad Mahrez, giocatore che Ranieri ha già definito "Senza prezzo". Centrocampista offensivo esterno, algerino, 25enne (51 presenze e 10 gol lo scorso anno, quando arrivò dal Le Havre prima di ben figurare al mondiale con la sua nazionale) ama partire dall'esterno, indifferentemente a destra o a sinistra (Ranieri lo ha impegnato a destra nelle prime due gare nel suo 4-4-2).

    Ha segnato in tutte e tre le partite ed è attualmente il migliore della squadra, bravo a colpire in inserimento senza palla (gol del 2-0 al Sunderland e rete del raddoppio con il West Ham) e su azione personale (rigore conquistato e trasformato nella prima partita).

    Naturale chiedersi quale sia il livello di questo giocatore, rappresentante di una stirpe di "trequartisti esterni" che sta avendo particolarmente fortuna in Europa: giocatori che vengono impegnati come esterni in fase di copertura con libertà di accentrarsi quando la squadra attacca. Un giocatore, in questo senso, assai moderno come moderni sono (per ruolo, non si vuol fare qui un accostamento di valore) l'emergente Calhanoglu accomunati all'algerino più che altro per la posizione e per la capacità di essere nei rispettivi club l'elemento capace di andare oltre e sopra gli schemi: tutti giocatori che si muovono dall'esterno verso il centro, tutta gente di buona corsa e pronta anche al sacrificio al punto che di loro la prima domanda è sempre sulla radice tattica: più attaccanti o più centrocampisti.

    In questo senso Mahrez pare essere più un finalizzatore che un rifinitore (al di là delle analogie di modulo) e certamente un giocatore capace di adattarsi al ruolo di punta esterna o di seconda punta più che uomo da dirottare a far battaglie al centro con l'obiettivo di contenerne il dinamismo e supportarne la lucidità in fase offensiva.

    Per lui conterà molto la tenuta nel lungo periodo: ciò che fa ben sperare è il fatto che venendo da esperienze da situazioni inferiori la sua crescita è stata equilibrata e progressiva (giocava nei dilettanti del Quimper fino al 2010, poi nel Le Havre II e quindi nel Le Havre) e questo in una analisi del talento fa immaginare che ci siano ancora potenzialità da sviluppare nel futuro. Va comunque ricordato che si tratta di un 25 enne quindi con un massimo di 3-4 anni di ulteriore crescita davanti.

    Ma gli studi in proposito sono molto chiari: a parità di prestazioni un giocatore che proviene dai dilettanti ha maggiori margini di miglioramento rispetto ad uno formatosi in un settore giovanile professionistico. In Inghilterra il Brentford così come i campioni danesi del Midtylland utilizzano questo assunto come conceto prioritario di ogni loro scelta tencica e di mercato.

    E a proposito di prestazioni l'inizio in Premier è stato particolarmente convincente per l'algerino, decisivo anche nella sfida più importante con il Tottenham. Al momento il suo indice di valutazione statistico, secondo le rilevazioni ufficiali della Premier fornite da Opta, è il migliore del campionato, primo per distacco su Silva, Tourè e Kolarov del Manchester City 

    Anche per questo è difficile immaginare quale possa essere il suo livello massimo. Certo è che da un punto di vista di mercato l'attuale situazione florida delle squadre inglesi lascia intendere che difficilmente l'algerino sarà acquistabile in futuro da una squadra italiana, considerando un valore di cartellino che al momento può serenamente attestarsi tra i 15 e i 20 milioni di euro, una cifra che pare destinata a crescere e che tra un anno potrebbero ulteriormente lievitare.

    Giovanni Armanini

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