Maglie Gila-Montolivo:| A Firenze non vanno di moda
Al mercato di San Lorenzo si disputa un 'micro-mondiale', parallelo a quello vero. E' il mondiale delle magliette, repliche delle originali, le cui vendite seguono esattamente l'andamento dei risultati che arrivano dal Sudafrica. All'esterno e all'interno, è un vasto campionario di magliette, anche originali. Naturalmente, la differenza di prezzo è tale che si preferisce spendere 10 euro per provare l'ebbrezza di avere sulle spalle un nome importante. Gli italiani lo fanno più la sera, giocando a calcetto, mentre 'sono stati molti i turisti americani', spiega Raul, uno dei venditori che ha uno stand proprio di fronte la chiesa di S.Lorenzo, 'a volere la maglietta della propria Nazionale, almeno fino a quando non è stata eliminata'.
Più che la squadra, però, conta la star, il singolo fantasista che fa battere i cuori. 'Anche delle ragazzine - commenta Vanessa - tante di loro hanno comprato la maglia di Cristiano Ronaldo'. E l'Italia? 'Fino alla partita con la Slovacchia andavano via da far paura', risponde Raul. Poi hanno continuato a seguire l'andamento dell'Italia vera. Com'è successo al Brasile: la maglia di Kakà non ha avuto più richieste dopo l'eliminazione ai quarti. Gli azzurri più venduti? 'Cannavaro e, incredibilmente, Totti'. Proprio così: il capitano della Roma non era neanche tra i convocati in Sudafrica, ma resta il giocatore azzurro più amato.
E Gilardino, a Firenze? Possibile non si venda? 'No, Gilardino con la maglia della Nazionale non piace. Semmai, ai bambini'. E Montolivo? Non pervenuto. 'Poi c'è una maglia che, a questo punto, ci è toccato nascondere': è quella di Felipe Melo. 'Più che altro - spiega Cesar - perché con la maglia di Melo esposta, nascevano continue discussioni su questo giocatore. Come mai era più forte alla Fiorentina? Hai visto Corvino che scherzo ha fatto alla Juve?'. E per evitare discussioni tra juventini e viola, meglio non farla più vedere.
(Corriere Fiorentino)