Magherini, il fratello: 'Picchiato e umiliato, che ci querelino'
L.C.
"Riccardo è morto umiliato, picchiato e soffocato. E' stata una tortura. Che ci querelino". Lo scrive su Facebook Andrea Magherini, fratello di Riccardo, l'ex promessa delle giovanili della Fiorentina morto la notte fra il 2 e il 3 marzo dopo essere stato fermato dai carabinieri per essersi mostrato in stato di alterazione. "Ci sarà un processo e ci sarà un giudice - scrive Andrea Magherini, commentando la notizia della chiusura delle indagini con l'ipotesi di reato di omicidio colposo per sette persone, fra cui quattro carabinieri - sarà un processo durissimo. Ma tutti dovranno capire come verrà amministrata la giustizia nel nostro Paese in un caso come questo. I carabinieri sono stati indagati solo dopo la nostra denuncia, siamo stati costretti a tenere Riccardo in una cella frigorifera per sei mesi"."Dal capo di imputazione - prosegue Andrea Magherini - si comprende bene il 'dispiacere' del pubblico ministero che è stato 'costretto' a farlo. Riccardo è stato preso a calci mentre si trovava steso a terra, già ammanettato in posizione prona chiedendo disperatamente aiuto. Lo documentano i video girati, i testimoni presenti, le lesioni riportate. Lo documenta lo stesso pm che lo ha scritto in una mail inviata al nostro difensore dove rappresenta la determinazione a portare a giudizio quei calci oppure si è reso conto che prendere a calci una persona incensurata, in palese stato confusionale, stesa a terra e già immobilizzata tanto da provocarne la morte fa parte del protocollo operativo dei carabinieri?". "Non siamo disponibili - conclude Magherini - ad essere presi in giro e quella mail noi la produrremo al gip. Riccardo avrá un processo. Ma sarà un processo vero. Noi ci siamo".