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    Mafia, il procuratore di Milano: 'Infiltrazioni nelle tifoserie calcistiche'

    Mafia, il procuratore di Milano: 'Infiltrazioni nelle tifoserie calcistiche'

    Torna lo spettro delle infiltrazioni mafiose nelle tifoserie di società calcistiche. A sottolinearlo è il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, Marcello Viola, nel corso di una audizione in commissione antimafia: "Alcune indagini hanno documentato l’esistenza di rapporti non occasionali non solo tra esponenti delle tifoserie organizzate delle squadre di calcio e soggetti appartenenti ad organizzazioni di tipo mafioso, ma anche tra esponenti delle tifoserie ed appartenenti a gruppi eversivi: ci sono profili di infiltrazione delle tifoserie, in casi limitati delle stesse società, che favoriscono forme di controllo concreto del territorio ad esempio su parcheggi, biglietti, attività di ristorazione", riporta Calcio e Finanza.

    Viola prosegue: "La procura nazionale antimafia ha aperto un tavolo su questo punto, si tratta di un fenomeno non nuovo, ma da monitorare con particolare attenzione visto che il calcio attira interessi di varia natura della criminalità organizzata".

    In generale, in Lombardia "assistiamo a un fenomeno di ‘colonizzazione’ della ‘ndrangheta che, anche se ha ancora come principale fonte di reddito il narcotraffico, ha subito una "mutazione genetica" con  le infiltrazioni nel settore economico-finanziario e nel mondo dell’impresa. Il procuratore di Milano ha aggiunto che sul territorio lombardo operano "tutte le mafie ma la ‘ndrangheta è prevalente". Nel distretto della corte d'appello le "locali individuate sono 25 e hanno collegamenti" con quelle omologhe in Calabria, il che "conferma l'unitarietà" dell'associazione mafiosa.

    Marcello Viola, che ha parlato di un quadro "meritevole di attenzione e allarmante", pur sottolineando che ancora "l’attività prevalente è quella del commercio delle sostanze stupefacenti", ha aggiunto che "è significativo il numero di procedimenti iscritti per reati economico finanziari". Procedimenti a cui si aggiungono quelli che si occupano del contrasto allo "sfruttamento dei lavoratori". All'audizione hanno partecipato anche l'aggiunto Alessandra Dolci e il pm  Paolo Storari,  titolare dei più importanti fascicoli sullo sfruttamento dei lavoratori con al centro le cooperative che offrono alle imprese mano d’opera, "molto spesso in mano alla criminalità organizzata".

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