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  • Jean Catuffe
    Ma Verratti e il suo agente chi si credono di essere?

    Ma Verratti e il suo agente chi si credono di essere?

    • Pippo Russo
    Il signorino Marco Verratti si è scocciato. Pare che in questi giorni vada elaborando la clamorosa eliminazione del Paris Saint Germain dalla Champions, per mano del Barcellona, come se fosse un’offesa alla maestà personale. Questione di ambizioni che non combaciano. E pare che le sue siano nettamente fuori scala rispetto alla possibilità del club parigino di soddisfarle. Del resto, si può ben comprendere. Il PSG è soltanto il club più importante del suo paese e uno fra i più ricchi al mondo, ospite fisso in Champions League da anni nonché espressione di una fra le capitali più importanti nello scacchiere dell’economia, della politica e della cultura a livello globale. Robetta, per uno che viene dal Pescara e senza nemmeno aver messo piede nel campionato di serie A. E dall’alto di un curriculum così altisonante, il ragazzo ritiene che fra lui e il Paris Saint Germain debba essere il club francese a doversi sentire privilegiato del rapporto. Ne è convinto lui, e ne è ancor più convinto il suo agente Donato Di Campli. Che certo fa il suo mestiere, e ha in Verratti la gallina dalle uova d’oro. Senza quella, dovrebbe sbattersi a piazzare i Di Massimo. E a proposito di quest’ultimo, com’è che la Juventus l’ha sbolognato subito? Vogliamo recuperare le paginate dei giornali in cui si raccontava la “favola” del calciatore che salta dalle categorie dilettantistiche alla Juventus? Così, per riderne un po’.

    A ogni modo, in questi giorni Di Campli è particolarmente loquace. Riferendosi a un’indiscrezione pubblicata da L’Equipe, riguardante la non esemplare condotta del giocatore fuori dal campo (è stata annunciata querela nei confronti del quotidiano francese), Di Campli ha affermato che lui e il suo cliente “stanno facendo delle riflessioni”. E poiché voleva esagerare, ha aggiunto che “i media francesi dovrebbero baciargli i piedi, e ringraziare il fatto che giochi nel Paris Saint Germain”. Chiaro che in presenza d’una tale esibizione di modestia risulti difficile commentare. Mi limito dunque a citare alcuni dati, pubblicati nel corso del tempo da Calciomercato.com. Parto da quelli contenuti in un mio articolo pubblicato a maggio 2015, e dedicato alla ricerca condotta dal sito specializzato sportongintelligence.com. Si tratta di uno studio annuale intitolato Global Sport Salary Survey (GSSS), nel quale vengono passati in rassegna i salari medi pagati dai club delle leghe più ricche al mondo in tutti gli sport di squadra. Da quella rilevazione erano risultate due importanti informazioni. La prima: che il calcio dell’élite europea aveva superato le leghe professionistiche nordamericane quanto a retribuzione media dei suoi atleti. La seconda: il Paris Saint Germain risultava essere il club che pagava il più alto salario medio al mondo. Si parlava di 7,45 milioni di euro, con salario settimanale medio di circa 143 mila euro. La versione 2016 della stessa survey mostra degli equilibri ampiamente rimescolati. Le leghe professionistiche nordamericane hanno ripreso il sopravvento piazzando due franchigie NBA (Cleveland Cavaliers e LA Clippers) nei primi tre posti, con una franchigia MLB (New York Yankees) nel mezzo. Il primo club europeo in classifica è il Manchester United, piazzato al quarto posto. Il Paris Saint Germain è scivolato in trentacinquesima posizione, ma ha sopra di sé soltanto cinque club europei: oltre al già citato Manchester United troviamo il Barcellona (5°), il Manchester City (9°), il Real Madrid (19°) e il Chelsea (34°). Il salario medio annuo (che nella ricerca è pubblicato in sterline e in dollari, e che qui convertiamo in euro) è di 5 milioni e 102 mila euro, quello settimanale di oltre 98 mila euro. Cifre nettamente abbattute rispetto all’annata precedente, ma comunque altissime e fra le più impegnative d’Europa. A questi dati vanno aggiunte le stime sui denari che il PSG paga a Verratti. Come riferisce un articolo pubblicato tre mesi fa dalla nostra testata, si tratta di 8,6 milioni netti all’anno.

    Tenuto conto di ciò, viene da chiedersi chi debba baciare i piedi a chi, e se qualche eccesso della stampa francese non sia tutto sommato tollerabile, dato che si deve anche all’azione dei media se Verratti può strappare una paga così soddisfacente. Certo sufficiente a ripagare le sue ambizioni frustrate. E a proposito di queste ultime, bisognerebbe che la coppia Verratti-Di Campli chiarisse un dubbio. Com’è che se il Paris Saint Germain strapazza 4-0 il Barcellona son tutti fenomeni a partire da Verratti, e se invece le busca 6-1 dai blaugrana son tutti coglioni tranne Verratti? Vorrei che me lo si spiegasse in termini logici, e senza alcun riferimento a quel “telefono che squilla in continuazione” . Ché a noi di Calciomercato.com non potrebbe fregare di meno.

    @pippoevai

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