Ma quale neo-promossa, il mercato del Monza è quasi da record. Galliani ha scommesso sulla salvezza
Erano e sono davvero in pochi quelli che nutrivano - e magari nutrono tuttora - qualche dubbio sul fatto che il Monza neopromosso in Serie A sarebbe stato grande protagonista in questa finestra di mercato estiva. Lo dice la storia personale di un proprietario come Silvio Berlusconi e di un dirigente come Adriano Galliani, lo suggerivano l'entusiasmo di una piazza che per la prima volta si ritrova in una categoria agognata per oltre un secolo. Abituati alle tradizionali campagne acquisti di consolidamento ma senza clamorosi stravolgimenti dell'organico dell'annata precedente, la formazione lombarda ha intrapreso invece una strategia più roboante e sembra aver già messo nel mirino due record apparentemente inavvicinabili.
A RITMO DI RECORD - La Fiorentina della stagione 2004/2005 e la Juventus del 2007/2008 sono le due squadre che, salendo dalla Serie B, si sono rese protagoniste delle sessioni di mercato più importanti investendo complessivamente 49,5 e 69,5 milioni di euro per affrontare al meglio delle proprie possibilità il ritorno in un habitat per loro naturale. Tolto lo svincolato Ranocchia e Sensi prelevato in prestito secco, con gli arrivi di Cragno, Carboni, Birindelli, il giovane portiere Sorrentino e i riscatti scattati per Di Gregorio, Antov, Mancuso e Pedro Pereira, sono già più di 18 i milioni messi sul piatto per rinforzare la rosa. Non abbiamo citato Pessina e un motivo c'è, perché per mettere a segno questo e i prossimi colpi da novanta individuati da Galliani per far fare un deciso salto di qualità all'organico (e puntare alla parte sinistra della classifica) il Monza ha deciso di puntare su una formula che rappresenta una vera e propria scommessa sulla permanenza in Serie A.
SI SCOMMENTTE SULLA SALVEZZA - 15 sono i milioni di euro garantiti all'Atalanta in caso di raggiungimento dell'obiettivo minimo, la stessa cifra che i brianzoli vorrebbero investire per arrivare ad un centravanti di spessore: sia per Pinamonti, al centro di un testa a testa con l'Atalanta, che per Petagna si sta ragionando in tal senso. E poi c'è Gonzalo Villar, altro possibile innesto per dare ulteriore qualità alla mediana, per il quale la trattativa con la Roma proprietaria del cartellino è giunta nella fase conclusiva: tra prestito, riscatto e bonus sono pronti altri 10 milioni di euro. Messi insieme ai 3,6 del riscatto di Cragno, il conto complessivo - e ad oggi è ovviamente parziale - salirebbe a 62 milioni. In una sola sessione e senza aver provveduto sin qui ad operare cessioni particolarmente significative e remunerative. Se non è un Monza da record, poco ci manca.
A RITMO DI RECORD - La Fiorentina della stagione 2004/2005 e la Juventus del 2007/2008 sono le due squadre che, salendo dalla Serie B, si sono rese protagoniste delle sessioni di mercato più importanti investendo complessivamente 49,5 e 69,5 milioni di euro per affrontare al meglio delle proprie possibilità il ritorno in un habitat per loro naturale. Tolto lo svincolato Ranocchia e Sensi prelevato in prestito secco, con gli arrivi di Cragno, Carboni, Birindelli, il giovane portiere Sorrentino e i riscatti scattati per Di Gregorio, Antov, Mancuso e Pedro Pereira, sono già più di 18 i milioni messi sul piatto per rinforzare la rosa. Non abbiamo citato Pessina e un motivo c'è, perché per mettere a segno questo e i prossimi colpi da novanta individuati da Galliani per far fare un deciso salto di qualità all'organico (e puntare alla parte sinistra della classifica) il Monza ha deciso di puntare su una formula che rappresenta una vera e propria scommessa sulla permanenza in Serie A.
SI SCOMMENTTE SULLA SALVEZZA - 15 sono i milioni di euro garantiti all'Atalanta in caso di raggiungimento dell'obiettivo minimo, la stessa cifra che i brianzoli vorrebbero investire per arrivare ad un centravanti di spessore: sia per Pinamonti, al centro di un testa a testa con l'Atalanta, che per Petagna si sta ragionando in tal senso. E poi c'è Gonzalo Villar, altro possibile innesto per dare ulteriore qualità alla mediana, per il quale la trattativa con la Roma proprietaria del cartellino è giunta nella fase conclusiva: tra prestito, riscatto e bonus sono pronti altri 10 milioni di euro. Messi insieme ai 3,6 del riscatto di Cragno, il conto complessivo - e ad oggi è ovviamente parziale - salirebbe a 62 milioni. In una sola sessione e senza aver provveduto sin qui ad operare cessioni particolarmente significative e remunerative. Se non è un Monza da record, poco ci manca.