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    Lys Gomis: 'maturare' vuol dire lasciare Torino?

    Lys Gomis: 'maturare' vuol dire lasciare Torino?

    • Alessandro Salvatico
    Alain Giresse, c.t. del Senegal, è venuto apposta a Torino per parlargli: in Nazionale, a marzo, lo farà giocare titolare. Ma lui, prima o poi, dovrà decidere cosa fare da grande, anzi se davvero vuole diventare grande. Lys Gomis, portiere di riserva del Torino, quest'anno compirà 25 anni: non è più un ragazzino, ma la sua carriera finora è "bloccata". Da cosa? Dal cordone ombelicale che lo lega al Toro, dove lui e gli altri due fratelli (Alfred, ora al Crotone, e il piccolo Maurice, tuttora nelle giovanili) sono cresciuti. Alcuni "colpi di testa", alcune opportunità rifiutate o mal gestite proprio per non allontanarsi da questo alveo materno, hanno finora pregiudicato l'andamento professionale di un calciatore dalle doti enormi ("miglior portiere" al Torneo di Viareggio, quando era in Primavera).

    A conferma della sua bontà, è arrivato ora la seconda convocazione con la Nazionale maggiore del Senegal, che lui ha accettato pur essendo e sentendosi italiano a tutti gli effetti. Un attestato di stima importante, per il maggior della dinastia di portieri. Ma, dopo aver aspettato una vita per esordire in Serie A con il "suo" Toro (c'è riuscito lo scorso 30 novembre), ora Gomis dovrà decidere cosa fare. Già, perchè quest'estate Ventura tornerà ad avere a disposizione Jean-François Gillet. E se Padelli potrebbe scalare a secondo, per Lys, l'elemento più simpatico (e più amato) dello spogliatoio, gli spazi si ridurrebbero ancora. Il Torino punterà su di lui, magari per un posto da titolare? Probabilmente, purtroppo, no. Allora forse sarà il momento, per lui, di tagliare il cordone. E di accettare le varie squadre di Serie B pronte ad accoglierlo (quest'anno c'erano Cittadella, Modena e Juve Stabia).

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