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Lunga vita a Cambiasso e Zanetti: senza di loro l'Inter non c'è
L'Inter di Claudio Ranieri è rinata intorno ai suoi due totem: Javier Zanetti ed Esteban Cambiasso. L'apporto dei due argentini è stato fondamentale nei successi raccolti dal tecnico romano nei primi due incontri sulla panchina nerazzurra, a Bologna e a Mosca. Zanetti e Cambiasso hanno fatto da diga davanti alla difesa e hanno dato alla squadra quell'equilibrio che era andato perduto durante la parentesi Gasperini.
Ci si interroga su quale sia la soluzione migliore per l'attacco dell'Inter, su quale sia la giusta combinazione fra le tante opzioni a disposizione (Milito, Pazzini, Forlan, Zarate e Castaignos, oltre a Sneijder, Alvarez e Coutinho), ma spesso ci si dimentica che i veri problemi dell'Inter sono a centrocampo. Il reparto, oltre a Zanetti e Cambiasso, può contare su un numero limitato di giocatori di sicuro affidamento, che in sostanza si riducono a Stankovic e Motta, mentre Poli, Obi, Muntari e Crisetig, per motivi diversi, non lo sono (o non lo sono ancora). E ricordiamo che fu proprio il crollo del centrocampo, nella scorsa stagione, a determinare le pesanti sconfitte con Milan e Schalke 04, che fecero svanire la rincorsa scudetto e determinarono l'eliminazione dalla Champions. In quelle due occasioni, la mediana dell'Inter, sulle gambe e a corto di fiato, consegnò il campo agli avversari, che dilagarono.
In attesa di rinforzi a gennaio, lunga vita a Cambiasso e Zanetti dunque. Se lo augura Ranieri e se lo augurano i tifosi nerazzurri. Senza il loro apporto, un'Inter in grado di supportare l'enorme potenziale offensivo in rosa e di proteggere, al contempo, la difesa, sembra impensabile.