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Lukaku: 'Inter, il dopo Icardi non mi pesa. Conte e Mourinho top. Scudetto? Meglio tacere, sul razzismo...'
"Mi sdebito facendo gol. Sarebbe bello vincere la classifica cannonieri, ma non sono il tipo di giocatore che dice voglio questo o quel titolo individuale, penso prima alla squadra. La mia più grande motivazione è aiutare la squadra e i compagni a vincere le partite segnando. Finora è andato tutto bene, ma voglio fare meglio lavorando sempre al massimo ogni giorno in allenamento. Adesso sono al 100%, ma non mi fermo: per dimostrare che l’Inter ha fatto bene a prendermi. Poi c'è Immobile, che è un grande attaccante. Guardando in tv le partite di mio fratello Jordan alla Lazio ho imparato l'italiano e ho capito che chi segna tanto in Serie A lo fa ovunque. Quando Solskjaer mi ha messo all'ala ho deciso che era finita con il Manchester United".
"Sognavo l'Inter da tempo: adoravo Ronaldo Adriano, ma è stato Ibra a insegnarmi tutto in pullman. Credo che tornerà in Serie A".
"Conte è unico, sappiamo cosa fare in ogni situazione. Lui e Mourinho sono i migliori allenatori della mia carriera".
"Scudetto? Meglio tacere... In tanti pensano di battere la Juve, ma non è così facile e infatti nessuno ci è ancora riuscito in Italia da 8 anni a questa parte. Dobbiamo pensare a una partita alla volta".
"Il razzismo si può battere seguendo l'esempio inglese, col pugno duro espellendo a vita i razzisti dagi stadi".