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    Lukaku: 'Era destino lavorare con Conte. Scudetto? Siamo l'Inter, lottare per vincerlo è il minimo. Lautaro...'

    Lukaku: 'Era destino lavorare con Conte. Scudetto? Siamo l'Inter, lottare per vincerlo è il minimo. Lautaro...'

    "Sono nella top 5 attaccanti mondiali". Romelu Lukaku è il protagonista della copertina dell'ultimo numero di France Football, un giocatore dell'Inter sulla rivista francese mancava dall'aprile del 2000 (Ronaldo il Fenomeno) e oggi tocca al belga. Dopo le anticipazioni di ieri, Lukaku parte proprio dal paragone con il brasiliano: "Ha segnato più di 100 gol con la Nazionale, è un po' presto per fare paragoni. A Milano tutti mi parlavano dei 34 gol di Ronaldo alla prima stagione. Sono contento di averlo eguagliato, sì. Lui però vinse la Coppa UEFA, e io ho perso la finale. Adesso lavoro per vincere trofei".

    CONTE - All'Inter ha trovato Antonio Conte, ma il feeling tra il tecnico e Lukaku parte da lontano: "Conte mi ha detto: 'Se diventi bravo con le spalle alla porta, è finita. Nessuno può fermarti'. Ricordo che me ne parlò prima dei Mondiali del 2014, poco prima di dimettersi dalla Juve, e poi ancora quando era al Chelsea. All'epoca, Eden Hazard aveva fatto da intermediario, dando il mio numero al direttore sportivo del Chelsea, Michael Emenalo. E proprio Emenalo mi chiamò e mi disse: 'Romelu, l'allenatore che arriva qui vuole te. Nessun altro, solo te'. Fu organizzato un incontro a Londra, ma io non sapevo chi fosse il nuovo manager del Chelsea. Una volta giunto all'appuntamento vidi che si trattava di Conte. Ripensandoci, non poteva che trattarsi di lui. Sapevo che prima o poi avremmo lavorato insieme. Quando l'Italia ci ha battuti a Euro 2016, in una partita del girone, ho visto come giocano le sue squadre e ho capito che il suo calcio poteva fare al caso mio. Nei miei primi tre mesi qui, mi sono allenato molto per migliorare e far progredire il mio gioco. A ogni allenamento mi hanno messo in marcatura Andrea Ranocchia e avrei dovuto ricominciare da zero l'esercizio qualora avessi fallito", riporta FcInterNews.it

    LAUTARO - All'Inter ora Lukaku fa coppia fissa con Lautaro Martinez: "Prima di arrivare all'Inter avevo visto molte loro partite - spiega il belga -. Lautaro giocava da solo davanti e ho subito pensato che insieme avremmo potuto fare male. Quando sono arrivato abbiamo parlato un po' in spagnolo e da lì c’è stata la svolta! Siamo molto amici e non abbiamo mai avuto una discussione. A volte è il giorno mio, altre il giorno suo. Abbiamo trovato il giusto equilibrio. Ci troviamo bene insieme".

    RESPONSABILITA' - Lukaku parla dei momenti difficili con l'Inter e del suo status da leader: "Sono consapevole di avere grandi responsabilità in questo gruppo, quindi non posso arrendermi alle difficoltà: creerebbe problemi a tutta la squadra. Ma non ci sono solo io: qui c'è anche gente come Vidal, Barella o Sanchez. Anche Lautaro e Bastoni iniziano a parlare durante le partite. La nostra squadra sta progredendo a livello mentale anche grazie a questo tipo di atteggiamento. Se mi sono mai arrabbiato? Certo, è successo. Ad esempio, quando eravamo sotto 0-2 col Torino. Ma sappiamo che poi basta un gol per ribaltare tutto. Se mentalmente torni in partita, poi anche il fisico ti segue. E per l'avversario è la fine".

    OBIETTIVI - Chiusura sugli obiettivi, scudetto con l'Inter ed Europeo con il Belgio: "Per quanto riguarda la Serie A, al momento dobbiamo pensare partita dopo partita. Siamo l'Inter, dobbiamo sempre lottare per vincere lo scudetto: è il minimo. Ma a marzo si capirà meglio. Lo stesso vale per l'Europeo. Spero solo che arriveremo alla competizione senza avere problemi di infortuni".

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