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    Lukaku e il patto con l'agente per non tornare al Chelsea: l'Inter riflette su un dato

    Lukaku e il patto con l'agente per non tornare al Chelsea: l'Inter riflette su un dato

    • Emanuele Tramacere
    Il rientro in campo di Romelu Lukaku è sempre più vicino e l'infortunio al bicipite femorale della coscia ormai si può considerare alle spalle, anche se con ben 2 mesi di assenza all'attivo. Il ritorno all'attività sportiva sarà però importante anche per il futuro del centravanti belga che oggi all'Inter è tornato sì, ma soltanto in prestito, e per cui, già dalla scorsa estate, esiste un patto non scritto per cementare il suo futuro a Milano.

    IL PATTO CON LEDURE - Lukaku è tornato ad Appiano Gentile quest'estate in prestito secco e oneroso con l'Inter che si è impegnata a pagare 10 milioni di euro per l'affare con al giocatore lo stesso ingaggio percepito nella sua prima esperienza (e con i vantaggi del decreto crescita). Nei discorsi fatti in estate fra l'attaccante, il suo avvocato Ledure e il Chelsea c'è però stato, fin da subito, il pensiero di non fare ritorno in maglia Blues. Inter e Ledure, infatti, hanno stretto un patto che porterà l'avvocato a farsi garantire dalla società londinese quantomeno il rinnovo del prestito per un'altra stagione.

    UN DATO SU CUI RIFLETTERE - Idee chiare nella testa del giocatore, patti non scritti fra dirigenti, agenti e società. Del resto, senza nulla di ufficiale messo nero su bianco, tutto è ancora possibile anche che la stessa Inter possa cambiare idea. Ci sono infatti due dati su cui il club nerazzurro oggi sta riflettendo e per cui non c'è fretta di sedersi attorno a un tavolo con il Chelsea per ratificare l'affare. Il primo è la tenuta fisica, con l'infortunio subito che ha già fatto saltare a Lukaku 11 gare. Oggi è prossimo al rientro, ma se i problemi fisici dovessero ripresentarsi avrebbe senso impegnarsi ancora così tanto a livello economico per un singolo giocatore? Il secondo, invece, è il discorso legato alla cessione societaria. E se a fine stagione non dovesse essere Zhang il patron nerazzurro? I potenziali nuovi compratori potrebbero ribaltare ogni discorso (anche a livello salariale per il monte ingaggi). In sostanza il patto fra le parti esiste, ma non è ancora tempo di dare certezze nero su bianco.

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