Lukaku è il passato, nessun interista lo vorrebbe al posto di Thuram
CHE AVVIO - In tribuna c’era anche suo padre, Lilian, che non vuole perdersi nessun passo. C’era nel giorno del derby e c’era ieri sera, due vittorie per l’Inter e due gol per suo figlio, un bottino di tutto rispetto. E anche quello di Marcus non è niente male, almeno stando alle statistiche secondo le quali ha preso parte a 9 gol in questo campionato (4 centri e 5 assist), nessun giocatore è riuscito a prendere parte a più reti nelle prime 10 gare in assoluto in maglia nerazzurra in Serie A da quando è disponibile il dettaglio sugli assist, dal 2004-2005. Meglio anche di Lukaku, quindi.
LE DUE STORIE - Passato contro presente, un romanzo che andava scritto in 90 minuti sul terreno di San Siro e che ha visto la scena più suggestiva al minuto 81’, quasi ai titoli di coda: Dimarco crossa dalla sinistra, Thuram si infila tra Ndicka e Llorente e realizza l’1-0 a una manciata di minuti dalla fine. San Siro esplode in un boato liberatorio, il francese si ferma sotto la Nord impazzita di gioia e si gode uno spettacolo unico, pochi secondi dopo si ritrova sommerso dall’abbraccio dei compagni, con Lautaro che gli salta addosso. Cinquanta metri più indietro, invece, si consumava un’altra storia, quella di Lukaku. Sulla linea di metà campo, il belga, assisteva da spettatore indesiderato a uno spettacolo che fino a qualche mese fa poteva vivere da protagonista. Il giallorosso osservava i festeggiamenti di Lautaro e Thuram insieme ai loro tifosi, quelli che un tempo furono i suoi tifosi, in un San Siro tutto esaurito. E allora chissà cosa avrà pensato Lukaku. Sappiamo bene, invece, quello che hanno pensato tutti gli interisti: “Siam venuti fin qua per veder segnare Thuram”. Il passato è alle spalle, il presente è gaudioso. Thuram è il nuovo Re.