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  • Lukaku è il passato, nessun interista lo vorrebbe al posto di Thuram

    Lukaku è il passato, nessun interista lo vorrebbe al posto di Thuram

    • Pasquale Guarro
    Nel giorno in cui Lukaku torna a San Siro da ex, Marcus Thuram cancella ogni traccia di passato con l’ennesimo pezzo di bravura della sua stagione. Lo fa segnando sotto la Nord, decidendo una partita diversa da tutte le altre. Perché la tensione si percepiva sulla pelle, nonostante non fosse una finale di Champions. La protesta organizzata, i 40.000 fischietti da distribuire, il divieto della questura, le parole di Mourinho e Tiago Pinto, il silenzio dell’Inter: tutto ciò che ha preceduto Roma Inter ha contribuito a creare un clima che raramente si era percepito a San Siro. E in un contesto del genere, anche Thuram avrà avvertito addosso un pizzico di pressione, perché inconsciamente questo ragazzone francese avrà pensato all’importanza di dover fare bene, magari meglio del predecessore, al fine di non farlo rimpiangere. E se il predecessore è stato Lukaku, di sicuro il compito non è dei più semplici. 

    CHE AVVIO - In tribuna c’era anche suo padre, Lilian, che non vuole perdersi nessun passo. C’era nel giorno del derby e c’era ieri sera, due vittorie per l’Inter e due gol per suo figlio, un bottino di tutto rispetto. E anche quello di Marcus non è niente male, almeno stando alle statistiche secondo le quali ha preso parte a 9 gol in questo campionato (4 centri e 5 assist), nessun giocatore è riuscito a prendere parte a più reti nelle prime 10 gare in assoluto in maglia nerazzurra in Serie A da quando è disponibile il dettaglio sugli assist, dal 2004-2005. Meglio anche di Lukaku, quindi. 

    LE DUE STORIE - Passato contro presente, un romanzo che andava scritto in 90 minuti sul terreno di San Siro e che ha visto la scena più suggestiva al minuto 81’, quasi ai titoli di coda: Dimarco crossa dalla sinistra, Thuram si infila tra Ndicka e Llorente e realizza l’1-0 a una manciata di minuti dalla fine. San Siro esplode in un boato liberatorio, il francese si ferma sotto la Nord impazzita di gioia e si gode uno spettacolo unico, pochi secondi dopo si ritrova sommerso dall’abbraccio dei compagni, con Lautaro che gli salta addosso. Cinquanta metri più indietro, invece, si consumava un’altra storia, quella di Lukaku. Sulla linea di metà campo, il belga, assisteva da spettatore indesiderato a uno spettacolo che fino a qualche mese fa poteva vivere da protagonista. Il giallorosso osservava i festeggiamenti di Lautaro e Thuram insieme ai loro tifosi, quelli che un tempo furono i suoi tifosi, in un San Siro tutto esaurito. E allora chissà cosa avrà pensato Lukaku. Sappiamo bene, invece, quello che hanno pensato tutti gli interisti: “Siam venuti fin qua per veder segnare Thuram”. Il passato è alle spalle, il presente è gaudioso. Thuram è il nuovo Re. 

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