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    I social come un'arma: tutti i retroscena sulla rottura tra la Spagna e Luis Enrique

    I social come un'arma: tutti i retroscena sulla rottura tra la Spagna e Luis Enrique

    • Redazione CM
    La rottura tra la Federcalcio spagnola e Luis Enrique, silurato pochi giorni dopo l’eliminazione dal Mondiale in Qatar ad opera del Marocco ha radici lontane. O per lo meno non riguarda solamente la dimensione strettamente calcistica. Dei fattori extra-campo infatti, hanno mandato su di giri la RFEF, la quale ha esonerato l’ex tecnico di Roma e Barcellona senza nemmeno consultarlo come era in programma.

    TUTTA COLPA DEI SOCIAL - La decisione di Luis Enrique di raccontare tutti i giorni su Twitch quanto accadeva in Qatar come una sorta di diario, molto applaudita da tifosi e giornali, non ha fatto felice i dirigenti della nazionali per due ordini di motivi. In primo luogo perché l’ex centrocampista, rivela Relevo, non ha consultato la federazione prima di ufficializzare la diretta sul famoso social, e poi perché in diretta il commissario tecnico non ha mai indossato la tenuta sportiva della Spagna. Qualcosa che ha indispettito principalmente gli sponsor. Senza dimenticare che il live andava in onda sul canale ufficiale di Luis Enrique e non su quello della nazionale, altro aspetto da non sottovalutare.

    L’APICE Il vaso si è colmato subito dopo il ko della Spagna col Giappone nella fase a gironi: il 52enne, molto arrabbiato negli spogliatoi, invece è apparso sorridente su Twitch, con tanto di battute simpatiche. Decisamente troppo. Inoltre a Madrid e dintorni si sospetta che la prima uscita pubblica di Luis Enrique post-eliminazione col noto streamer Ibai Llanos non sia stata casuale. Anch’essa in onda su Twitch, è andata in scena il 12 dicembre scorso, lo stesso giorno in cui si è presentato alla stampa il nuovo commissario tecnico De La Fuente. Un modo, secondo molti, per togliere visibilità al successore. E nell’occasione Luis Enrique non ha fatto mancare le sue consuete frecciate, questa volta alla stampa: “Il rapporto con i giornalisti lo considero totalmente falso. Se mi chiami per chiedermi informazioni vengo meno ad un principio. Io non sono mai voluto entrare in queste dinamiche”.

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