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    Luis Enrique sfida l'Italia: 'Il nostro psicologo dice che arriverà presto il giorno in cui perderà. Brahim Diaz...'

    Luis Enrique sfida l'Italia: 'Il nostro psicologo dice che arriverà presto il giorno in cui perderà. Brahim Diaz...'

    Luis Enrique, commissario tecnico della Spagna, risponde così alle domande dei giornalisti dopo le convocazioni per la sfida con l'Italia: "Ferran al City gioca praticamente da 9 e Oyarzabal può fare la prima punta. L'obiettivo si raggiunge tutti insieme, non grazie a un singolo calciatore. Ansu Fati? È stata una gioia rivederlo ed ero tentato ma la cosa giusta è che giochi con continuità. Gavi? Sarebbe stato rischioso se non fossi stato convinto delle sue qualità, ma con lui non mi succede. Forse l'ho convocato presto, vedremo se si adatterà al contesto. Lo conosco da tempo ma mi ha sorpreso. È uno dei migliori della Masia, l'ho visto in tv ma ora che ci sono infortunati ho il vantaggio di poterlo studiare da vicino. Sarà all'altezza anche se deve migliorare". 

    SU BRAHIM DIAZ - "Sta facendo bene al Milan e sono contentissimo. Più migliorano i numeri, più si avvicina a quello che chiediamo e può essere convocato, ovviamente". 

    SUL BARCELLONA - "Laporta non credo abbia il mio numero. Sono il CT della Spagna, ho firmato due volte e ho l'abitudine di mantenere la mia parola. Sarò qui fino alla fine del contratto"

    SULL'ITALIA - "Sono al top, hanno meritato di essere campioni e stanno continuando la striscia di partite senza sconfitte. Come dice il nostro psicologo, arriverà presto il giorno in cui perderanno. È una squadra di altissimo livello, con una filosofia simile alla nostra. Non so chi sarà convocato, hanno degli infortuni ma spero che sia di nuovo una partita spettacolare". 

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