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    Luis Alberto: 'Avevamo perso mentalità vincente, pentito del rientro forzato. Tamponi? Cose strane, Lotito e il futuro...'

    Luis Alberto: 'Avevamo perso mentalità vincente, pentito del rientro forzato. Tamponi? Cose strane, Lotito e il futuro...'

    Nel giorno di Lazio-Bayern Monaco, Luis Alberto ha parlato a Marca: "Sto recuperando la forma. Ho forzato per tornare, non l'ho fatto nelle migliori condizioni. Cinque giorni dopo l'operazione (appendice, ndr) correvo: non potevo quasi muovermi. Dopo la partita con l'Atalanta mi sono pentito perché si è aperta la ferita, ma ora arriva il momento clou della stagione e volevo esserci per aiutare la squadra". 

    SUL BAYERN - "Non siamo favoriti per nessuno, ma abbiamo chances. Ci piacciono le squadre che attaccano e concedono spazio anche se dobbiamo fare una gara perfetta. Fiducia? Se non era imbattibile il Barcellona di Guardiola, non c'è nessuno imbattibile... E' la Champions, per andare lontano bisogna battere i migliori".

    SUL MOMENTO - "Avevamo perso la nostra identità, avevamo bisogno di credere in ciò che siamo. La squadra è tornata ad essere felice, dobbiamo continuare così".

    SULL'EUROPEO - "Mi piacerebbe. Luis Enrique ha il suo stile e non mi ha ancora chiamato, ma continuerò a lavorare per convincerlo a cambiare idea".

    SUL RECORD DI GOL - "Penso di poterlo fare (al momento sono i 12 del 2017-2018, ndr). Me ne mancano solo 6 mi piacerebbe: è una sfida che mi sono posto".

    SUGLI OBIETTIVI - "Tornare in Champions League, dobbiamo ripeterci. Non possiamo fare un anno in Champions, uno in Europa League, due fuori dall'Europa...Serve continuità per crescere".

    SULL'ANNO SCORSO - "Lo stop ci ha distrutto. Avevamo una perfetta dinamica di gioco e risultati, con 17 vittorie in 21 partite. Era un'occasione unica per fare la storia, ma prima della ripartenza diversi giocatori si sono infortunati e abbiamo concluso il campionato con 12-13 giocatori. Abbiamo perso quella mentalità da campioni".

    SUL CASO TAMPONI - "I giocatori hanno fatto quello che ci è stato detto. Sei positivo, vai a casa; sei negativo, ti alleni. Io stesso sono stato a casa per 10-11 giorni. Non capisco come un giocatore possa risultare positivo, poi negativo e poi tornare positivo. Sono cose strane che sono successe anche nella vita di tutti i giorni". 

    SU LOTITO - "Abbiamo risolto nel modo in cui doveva essere risolto, sono a disposizione dell'allenatore, nessuno mi può rimproverare per il mio sacrificio". 

    SUL FUTURO - "Alla Lazio sto bene. Se il club decide di vendermi è un'altra storia, ma finché ho un contratto con la Lazio pretendo di essere il migliore". 

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