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    Lugano, Zeman subito a rischio esonero

    Lugano, Zeman subito a rischio esonero

    La panchina di Zdenek Zeman comincia già a traballare, dopo poche giornate alla guida del Lugano. La sconfitta impietosa rimediata contro il Grasshoppers (6-1) può rappresentare la fine dell'avventura svizzera del boemo, come riporta La Repubblica.

    DEBACLE - Quello di Zurigo è stato un match iniziato male e finito peggio, con i bianconeri già in svantaggio dopo 28 secondi. L'occasione nasce addirittura da rimessa laterale e si conclude con il gol di Yoric Ravet. Gli uomini di Zeman provano a reagire, ma vengono puniti da Caio e poi da Tarashaj prima dell'intervallo. La situazione non migliora nella ripresa, con il portiere Russo che commette fallo da rigore, realizzato poi da Dabbur. Sempre dagli undici metri Bottani riduce lo svantaggio per gli ospiti, prima che il solito Tarashaj e Basic decretino il risultato finale. 

    NUMERI - "Sono preoccupato perché commettiamo ancora gli stessi errori, nonostante lavoriamo insieme da un po' di tempo" ha ammesso il tecnico a fine match, per poi aggiungere "Se fossi nei miei giocatori, mi coprirei la faccia. Non voglio più vedere simili risultati, sono l'allenatore e mi sento responsabile. Non eravamo in giornata". Sarà difficile cavarsela con questa attenuante, con i dati che condannano l'ex allenatore della Roma: tre partite perse in quattro giornate, undici reti subite e un solo gol su azione. Un brutto inizio per il boemo, che dopo la disavventura a Cagliari cercava nella Super League svizzera nuovi stimoli. Adesso l'ultima parola spetta al presidente del Lugano Renzetti: in caso di responso negativo, questo diventerebbe il nono esonero della carriera di Zeman (Foggia, Parma, Lazio, Napoli, Salernitana, Lecce, Roma e Cagliari i precedenti, senza contare le dimissioni presentate al Fenerbahce e il contratto rescisso consensualmente con la Stella Rossa Belgrado). 


    Mattia Carapelli
    @mcarapex

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