Lucarelli e il Parma| Ancora insieme
Ormai si attende solo di vederlo all'opera. Cristiano Lucarelli continuerà ad essere un giocatore del Parma, almeno fino all'inizio della prossima stagione.
Lo ha ribadito, dopo la dichiarazione ufficiale del presidente Tommaso Ghirardi, anche l'ad del Parma Pietro Leonardi, confermando che il centravanti livornese sarà uno degli attaccanti a disposizione di mister Pasquale Marino. Dovrebbe concludersi così la "telenovela" sul futuro di Lucarelli, che pareva indirizzato a Napoli (dove era gradito a Mazzarri) per arrivare a Bogliacino, ma alla fin e ha scelto, di comune accordo con il Parma, di mettersi a disposizione e partire per il ritiro di Levico Terme il 22 luglio. Si sta quindi per aprire un nuovo capitolo del "complicato matrimonio" tra Lucarelli e Parma. Una storia di "amore-odio" che sembrava finita invece ricomincerà con il benestare dei vertici societari. Stando alle testimonianze dei diretti interessati il rapporto tra Ghirardi e Lucarelli infatti è sempre stato buono, ma è altrettanto vero che non è stata la stessa cosa con la "piazza" e l'ex mister Guidolin, complici dissidi che avevano portato al prestito (poi diventato una discreta stagione) a Livorno.
Lucarelli arrivò a Parma nel gennaio del 2008 acclamato come il salvatore della patria. Reduce dall'esperienza in Ucraina (e in Champions League) con lo Shaktar Donestk, Lucarelli è stato risucchiato nelle difficoltà della squadra, sia prima nella gestione firmata "Mimmo" Di Carlo (che peraltro, essendo amico dai tempi di Lecce, spinse non poco per il suo ingaggio) che in seguito nella "sciagurata" parentesi di Hector Cuper, e non ha contribuito alla salvezza totalizzando in campionato solo 4 reti in 16 incontri. L'anno successivo in Serie B Lucarelli rimase e venne eletto capitano, ma non legò del tutto con l'allenatore Francesco Guidolin, arrivato a campionato in corso per sostiutuire il deludente Cagni, e non rese ancora quanto era atteso. Nonostante tutto alle fine arrivò l'agognata Serie A e Lucarelli alla fine segnò 12 reti (la maggior parte su rigore) in 29 partite, numeri più che dignitosi, ma la stagione del centravanti balzò alle cronache soprattutto per un rapporto non idilliaco con alcuni giornalisti, tecnico e tifosi: diverse partite saltate per "scelta tecnica", mancate convocazioni, il dualismo con il giovane Paloschi e soprattutto la sua polemica rivolta alle critiche da parte della stampa locale che lo portò persino a cedere a Morrone i gradi di capitano.
L'anno scorso, come detto, il ritorno a Livorno, ora il ri-ritorno a Parma. A quasi 35 anni. A fine carriera e sicuramente senza avere assicurato il posto da titolare (solo ad oggi avendo davanti Bojinov, Crespo e Paloschi è da considerarsi la quarta punta). Non sono poche le perplessità, ma è innegabile che Lucarelli ha l'esperienza e le qualità per erenersi utile, magari anche solo come "cambio" di lusso. Sarà l'inizio di una nuova carriera o si tratterà di un "fuoco di paglia"? Il "verdetto del campo" darà la risposta alla domanda che si stanno ponendo la maggior parte dei tifosi crociati.