Scudetto, Sacchi e Prandelli votano Atalanta: "Gasperini un maestro". Capello: "L'Inter non si batte"
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SACCHI - "L'Atalanta è da scudetto. Gasperini gioca bene, e questo è il primo ingrediente per arrivare al titolo, ha un pubblico che la sostiene e una società unita e competente. Mi sembra che ci sia tutto per arrivare molto lontano. Anche se a rigor di logica e osservando gli investimenti, ci sarebbero altri club che dovrebbero lottare per lo scudetto. Penso all’Inter, al Milan, alla Juventus, al Napoli, alla Roma. Tutte società che hanno speso molto di più dell’Atalanta sul mercato. E però, per fortuna, il calcio non si fa soltanto con i soldi, ma con le idee. E a Bergamo di idee ne hanno parecchie, e quasi tutte buone. La vittoria nell’Europa League, ha dato nuove energie al gruppo e ha portato la consapevolezza della propria forza. Non vinci a Liverpool o in finale contro il Leverkusen se non hai valori tecnici e morali. Gasperini è un autentico maestro. Insegna calcio, aiuta i giocatori a crescere, li stimola, li allena tantissimo e da ognuno di loro ottiene il massimo. È uno stratega, fa applicare un calcio internazionale alla sua squadra e con le sue mosse, penso all’unocontro-uno in ogni zona del campo, ha dato coraggio. Ho fiducia in Gasperini, tanta. E poi l’Atalanta che vince il titolo sarebbe una gioia per tutti, perché diverte e possiede il gusto per il gioco"
CAPELLO - "Sinora regna l’incertezza ed è bello così. Nessuno ha avuto la forza per allungare sulle altre in vetta. Ma c’è un dato tecnico che emerge da questa bagarre: squadre come Lazio e Fiorentina hanno preso spunto dall’Atalanta e giocando molto di più in verticale stanno avendo un rendimento da grandi. L'Inter è un po’ “rallentata” rispetto allo scorso anno, almeno per quello che abbiamo visto finora. Però io credo sia ancora la candidata numero uno. Se Inzaghi sarà lì a diretto contatto con la cima della classifica a marzo, avrà poi tutte le carte in regola per piazzare lo sprint decisivo. Conte è l’unico a non avere le coppe di mezzo. Si è visto anche domenica sera, i giocatori azzurri erano più freschi degli avversari, che nelle gambe avevano la fatica di Champions con l’Arsenal. Il Napoli ha mantenuto il primo posto dopo il trittico terribile contro Milan, Atalanta e Inter e ha già giocato in casa della Juventus: ora avrà un calendario meno ostico, di cui dovrà approfittare per cercare di allungare. Anche perché poi in primavera non tutte le rivali potrebbero ancora essere impegnate in Europa. La Juve di Thiago Motta sta crescendo, ma ha sempre un punto interrogativo: il centravanti. Vlahovic, per caratteristiche, non è il nove ideale del suo allenatore e fatica da matti lontano dall’area di rigore. Questo alla lunga potrebbe essere un problema, almeno per ambire a lottare per lo scudetto".
PRANDELLI - "L’anti Inter? L’Atalanta. Ogni anno cresce e ormai è stabilmente nel giro delle squadre che si qualificano in Champions. Ma vincere trasmette una convinzione unica e il trionfo in Europa League della scorsa stagione può spingere la squadra di Gasp a sorprendere anche in campionato. La Dea non è la favorita, ma può diventare la mina vagante della lotta scudetto. Gasperini giustamente fa gli scongiuri, però se continua a giocare così. Gasp punto di forza, è un vero maestro. Gian Piero è molto più che un bravo tecnico, ormai è un manager all’inglese e lavora a Bergamo da anni. La sua escalation all’Atalanta dimostra come sia un vantaggio avere un allenatore determinante anche nelle scelte tecniche. Gasperini migliora i giocatori, a ognuno di loro disegna un ruolo nel quale possano esaltare se stessi e il collettivo. Inter, Napoli e Juve hanno qualcosa in più a livello di rosa, ma subito dietro di loro c’è l’Atalanta. Se la Dea mantiene questa convinzione e le altre perdono punti, mai dire mai…".
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Nessuna squadra è perfetta, ma la Dea ci è vicinissima alla perfezione. Se avrá anche un pò di fo...