Lotito: 'Diamo tempo a Sarri, ha qualità indiscusse. Dopo la Juve, la Lazio è la squadra più vincente'
Sul derby: “Sarà una grande festa. Vogliamo coinvolgere tutte le tifoserie chiedendo loro una mano. Esistono persone che vengono viste ma mai guardate. Mi auguro che la squadra scenda in campo con il giusto atteggiamento e con la voglia di fare risultato. Il tutto per dare grandi soddisfazioni ai suoi tifosi. La società ha fatto tutto ciò che era in suo potere per far sì che il club raggiunga i propri obiettivi”.
Sul nuovo corso: “Il cambiamento ha bisogno di tempo. Ci vorrà pazienza come in tutte le cose. Il nostro è sicuramente un atteggiamento positivo. Ciò che ci manca è apprendere i dettami provenienti da un assetto tattico diverso. Il tempo sarà la migliore soluzione. Ai fini dello spettacolo ho visto una Lazio propositiva e non arrendevole. I risultati si ottengono anche con il catenaccio, ma ognuno fa la sua scelta di gioco. Il bel calcio coinvolge di più il pubblico. Rispetto a diciotto anni fa il nostro cambio di passo è evidente. Siamo una società ambiziosa che ha dei traguardi da perseguire”.
Sullo stadio: “Stiamo lavorando per lo stadio. Stiamo affrontando alcune pratiche di carattere burocratico. Dal nostro canto c'è voglia di trovare una soluzione”.
Su Strakosha: “Il ragazzo ha dimostrato che gli imprevisti fanno parte del calcio e della vita. Il nostro credo è la vittoria. Tuttavia, sappiamo che di fronte a noi ci sono sempre glia avversari. l'importante è scendere in campo volenterosi di farcela. Solo così il gruppo potrà muoversi per raggiungere i propri traguardi. Penso che la Lazio abbia lavorato per essere protagonista anche in Europa. Dopo la Juventus siamo il club italiano più vincente. Siamo un club proiettato nel futuro che ha grande potenziale a livello internazionale. Eventi come quello in programma domenica dimostrano quella che è la nostra dimensione".
Sulla diatriba con Cairo: “Non ho alcun tipo di problema con Cairo. Appartengo ad un’altra categoria di persone: guardo avanti senza pensare troppo al passato”.
Sul primo Sarri vs Mourinho nella capitale: “Per il derby, invece, non ho grosse sensazioni. Pensare a Sarri contro Mourinho significa non considerare gli uomini che andranno in campo. Le vittorie sono frutto del lavoro di tutti: dal tecnico fino ai magazzinieri. Lo stesso vale per le sconfitte. Ovviamente ognuno fa la propria parte, il tecnico maggiormente visto che funge da direttore d'orchestra. Noi saremo ovviamente concentrati sulle qualità del nostro mister, che sono indiscusse. Poi in campo ci andranno i giocatori”.
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