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Lotito: "Ristrutturata la Lazio, qualcuno si era adagiato". Poi risponde a Tare in studio
Quanto sta impattando Baroni su questa squadra? Tutto si incanala nella giusta direzione.
"E' la persona giusta nel posto giusto, al momento giusto. L'ho scelto insieme al direttore sapendo che fosse la persona che potesse ricalcare le nostre esigenze. Dovevamo vincere e convincere, lo stiamo facendo. Abbiamo creato una grande famiglia dove ognuno ha il proprio ruolo. Abbiamo ristrutturato l'ambiente, dato che le persone si erano un po' adagiate, portando gente con fame. Viviamo partita dopo partita senza farci prendere dall'euforia. Attraverso l'unione possiamo raggiungere grandi risultati".
C'è l'ex Igli Tare presente in studio. Tare ricorda il 2020, quando nel pre-Covid la Lazio era prima per una fase della stagione dicendo che ora servirà continuità.
Lotito risponde: "Condivido pienamente quello che dice Igli. Memori di questa esperienza, dove io ho ritardato alcuni avvicendamenti perché ero attaccato a persone che rappresentavano il senso d'appartenenza. Serviva un ricambio fisiologico, con persone completamente diverse, molto motivate e che devono mantenere l'umiltà. Non abbiamo fatto ancora nulla, ci aspettano dei momenti difficili".
Le hanno chiesto i premi?
"Questo è un elemento sbagliato per il nostro approccio. In una famiglia, il capofamiglia vede come si comportano le persone, valorizzandole se lo meritano. I giocatori sono pagati per delle prestazioni. Qui cerchiamo un clima di una famiglia dove ognuno dà il suo apporto, tutti sono uniti, tutti sono utili e nessuno indispensabile. Fino ad ora hanno il convincimento che la Lazio è un punto d'arrivo, una grande società. Ora siamo partiti anche con i lavori dell'Accademy. Faremo altri 7 campi e altre cose. Se poi uno si perde per strada può capitare, speriamo di no. Vogliamo far vedere a tutti il nostro credo e quali sono le nostre iniziative".