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    Lotito, Pioli e scenari futuri: Mihajlovic si può

    Lotito, Pioli e scenari futuri: Mihajlovic si può

    Possibili scenari di fine stagione in casa Lazio: Lotito studia la rivoluzione. Via Pioli, non del tutto certa la permanenza di Tare. I rapporti col ds rimangono ottimi, non verranno scalfiti da eventuali nuovi lidi per l’ex centravanti di Brescia e Lazio. 

    SITUAZIONE PANCHINA - Il nome più forte tra i papabili ad oggi resta Sinisa Mihajlovic. Lotito-Miha: l’intesa è possibile, già in passato ci sarebbero stati colloqui con il presidente, almeno due. Il Milan vorrebbe allontanare il serbo, e la prospettiva di una nuova panchina, in virtù del contratto che lo lega al club rossonero fino al 2017, scioglierebbe la dirigenza di Via Turati dal vincolo, e dal macigno di bilancio. I due club godono di rapporti più che privilegiati: lo scivolo tra Milano e Roma sarebbe garantito dalla stretta ferrea di mano che lega Galliani e Lotito. 

    SITUAZIONE TARE - Il dissidio con Tare tra Mihajlovic e Tare sarebbe acqua passata, ma il destino del ds a Roma non sarebbe poi così scontato. Al di là delle scelte di Tare, il destino di Miha non è assolutamente da legare con quello di ds: i due possono convivere, anzi molte scelte, tra cui la forte base serba della squadra biancoceleste, sono perfettamente in linea con i desiderata dell’ex difensore biancoceleste, ai tempi della sua avventura con la nazionale del suo paese. E Pioli? Al netto della volontà del tecnico di portare a termine la stagione, si sente già scaricato: durante i colloqui con Lotito sarebbero venute alla luce le opzioni per il futuro, concretamente paventata l’idea di una prossima separazione. Per lui in ballo già le panchine di Sassuolo e Udinese. Con il risultato che la Lazio, con una nuova panchina, senza dimissioni, non si troverebbe comunque sul groppone il rimanente anno di contratto dell’ex mister del Bologna. 

    SITUAZIONE SQUADRA - Leggetemi l’11 biancoceleste di oggi. Ecco, difficilmente corrisponderà molto a quello della Lazio del prossimo anno. I giovani della rosa avrebbero subito un forte contraccolpo a livello di morale da questa stagione. Sarebbero usciti distrutti dalle ultime partite, in particolare dalla batosta subita in Europa League: molti senatori, alcuni dei quali alla fine del loro ciclo in maglia biancoceleste, o quasi, avrebbero già in mente altre destinazioni. L’arrivo di Mihajlovic, o un allenatore-motivatore dal profilo affascinante (da non sottovalutare la candidatura di De Biasi, dopo gli Europei alla guida dell’Albania, senza dimenticare Juric del Crotone e Oddo del Pescara) potrebbe convincere qualcuno dei big sul piede di partenza a rimanere (Biglia, Candreva), ma la Lazio dovrà rifondare mentalità e squadra. Con una certezza: non sarà Pioli l’allenatore della Lazio dell’anno prossimo. E gli scenari sono in via di definizione, sempre più rapida. 

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