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  • Lotito-Juventus, è disgelo? Tra politica, battute, Malagò e Milinkovic-Savic

    Lotito-Juventus, è disgelo? Tra politica, battute, Malagò e Milinkovic-Savic

    • Luca Capriotti

    Claudio Lotito e la Juventus, è disgelo? L’assemblea di Lega a Roma, presso la sede del CONI, poteva diventare una furiosa corsa contro il tempo causa diritti televisivi: l’assegno di Mediapro (in anticipo di 24 ore sulla scadenza) ha tranquillizzato i presidenti di Serie A, il clima è stato sereno per tutta la durata della seduta, come sottolineato da Malagò stesso, vero e proprio deus-ex-machina del nuovo corso calcistico italiano. 

    FINE COMMISSARIAMENTO - Lo stesso Malagò ha regalato la data di fine-lavori, la deadline del suo ruolo di commissario: il 7 maggio sarà, probabilmente, un giorno da ricordare. Location sempre romana, una lunga 3 giorni per la finale di Coppa Italia. Che vedrà protagonista per l’ennesima volta la Juventus, rappresentata in Lega dall’amministratore delegato e direttore generale Beppe Marotta e dal presidente Andrea Agnelli. Hanno sostenuto Malagò sin da subito, da quel torbido periodo olimpico, con il numero uno del CONI impegnato in Corea del Sud per le Olimpiadi invernali, e il tentativo (pare guidato dallo stesso Lotito,ma sono voci) di scegliere la governance in sua assenza. Una specie di colpo di stato soft, finito nel nulla: la resistenza di Roma, Juventus, e qualcuno mormora anche Sampdoria avrebbe fatto svanire nel nulla l’ultimo colpo di coda anti-commissario. Che si gode il suo ruolo di attore principale del calcio (in Lega fino al 7 maggio, in Federcalcio le cose andranno per le lunghe), con il suo consueto charme, e nello stesso tempo registra l’uscita dalla riunione insieme, vicinissimi, intenti in chiacchiere, di Claudio Lotito e Beppe Marotta. Che avranno sicuramente molto di cui parlare di politica sportiva. E chissà, anche di calciomercato. 


    TRA BATTUTE E MILINKOVIC - Il presidente della Lazio, fianco a fianco con Marotta, ha raggiunto Andrea Agnelli in macchina, tra una battuta sul modello di autovettura e un’altra sul prossimo appuntamento. Ha negato qualsiasi suo coinvolgimento nella querelle relativa ai diritti televisivi, Lotito, “sono spettatore”,  e forse sarà anche vero. Ma è attore principale della politica calcistica italiana (ha fatto anche capolino durante la conferenza di Malagò, aveva dimenticato giacca e appunti, in primissima fila) e nello stesso regge i fili del calciomercato Lazio. Il cui gioiello, Sergej Milinkovic-Savic, piace alla Juventus. E non solo. 

    SUPER OFFERTE - I rapporti tra i club non sono stati ricuciti, tutt’altro, dall’affaire Keita: l’inserimento, da elefante in una cristalleria, di Jorge Mendes, potentissimo procuratore, poco gradito ai vertici bianconeri, a dir poco, ha dirottato il senegalese al Monaco. Ora la palla passa a Milinkovic-Savic: il suo agente Kezman (“siamo una famiglia”, ha di recente dichiarato il centrocampista), è legatissimo a Tare, tanto da farlo ‘scomodare’ in una nota ufficiale per negare il cambio di procura. Sempre direzione Mendes, ovviamente. In questo momento Sergej è l’oggetto del desiderio di tutti i club europei che possono permettersi una base d’asta di 100 milioni, o poco meno: Manchester City, United, Real Madrid e Paris Saint Germain sono sulle tracce del serbo, in primissima fila, consapevoli che l’estate, oltre al caldo, porterà Mondiali e possibile aumento di prezzo. La Juventus odia le aste, anche se apprezza da morire le qualità dominanti di Milinkovic. Rimane defilata, un conto è uscire dal CONI insieme, un altro è mettersi a trattare il gioiello del prossimo calciomercato con Lotito: a meno che il disgelo non sia solo politico. Ma si saprà, probabilmente, già dal prossimo 7 maggio: la diplomazia di Malagò è al lavoro, vuole unanimità, un segnale forte dai presidenti e dal calcio italiano. Il commissario, bizantino e potente, non è abituato alle risse da taverna e non ne vuole: i rapporti tra Lotito e Agnelli potrebbero essere l’ago della bilancia del futuro della politica calcistica italiana. Ma per trattare Milinkovic-Savic con Lotito potrebbe non bastare nemmeno tutta la sapienza diplomatica di Malagò… 


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