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    Lotito e lo stadio: 'Fatto ostruzionismo, dicendo che volevo speculare'

    Lotito e lo stadio: 'Fatto ostruzionismo, dicendo che volevo speculare'

    Lotito rimpiange lo stadio mai fatto. Alla Luiss a Roma si è tenuto il convegno 'I diritti audiovisivi nello sport', moderato dal prof. di Diritto dello Sport Enrico Lubrano, con ospite il presidente della Lazio Claudio Lotito. Il n.1 biancoceleste ha ammesso un po' di rimpianti per lo stadio mai realizzato: "Nel mio caso, io avevo un terreno sulla Tiberina, 550 ettari che mettevo a disposizione della società, veniva conferito gratuitamente. Avevo pronto un progetto dove era prevista la stazione ferroviaria interna, dentro lo stadio, lo svincolo autostradale, l'approdo col battello, nella direttiva di ingresso principale di Roma. Solo lo sponsor dello stadio avrebbe dato minimo 50-60 milioni. Però è stato fatto ostruzionismo, dicendo che Lotito voleva fare una speculazione perché volevo costruire delle case, dove non c'è nessuno, per coloro che avrebbero usufruito dello stadio. Poi sono stati posti dei vincoli idrogeologici, che sono superabili, il vincolo non è ostativo. Sono state tutte strumentalizzazioni per non farmi fare lo stadio. Oggi immaginate, se avessi fatto lo stadio nel 2005, con il ricavo dal comparto edilizio avrei ripagato l'impianto. E c'era l'indotto delle persone spinte ad andare nella zona dai proprio beniamini". 

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