Getty Images

Lotito aveva torto: questa Lazio non vale la Juve. L'Atalanta rimonta, vince ed è da Champions più dell'Inter
È stata infatti la Lazio a partire più forte, con un giropalla veloce e soprattutto verticale che ha messo subito in difficoltà l’Atalanta. Lo spazio alle spalle del duo Djimsiti-Palomino sul centro destra è terreno fertile per Lazzari e Immobile e se Duvan Zapata si divora l’1-0 su rinvio sbagliato di Strakosha sono proprio i biancocelesti sfruttando quella corsia a trovare il vantaggio con l’autogol di De Roon che devia maldestramente nella propria porta il cross di uno scatenato Lazzari. L’Atalanta accusa il colpo ed è incredibilmente imprecisa nella costruzione a centrocampo e proprio da una palla persa in mediana arriva il raddoppio di Sergej Milinkovic Savic che raccoglie una palla al limite e trova una parabola imprendibile per Gollini.
L'uno-due pugilistico avrebbe steso un toro e infatti la Lazio avrebbe anche l'occasione per uccidere la gara, ma per due volte Immobile grazia l'Atalanta a tu per tu con Gollini. È qui che la gara cambia, perché l’Atalanta cresce con la crescita della sua stella, il Papu Gomez e dopo un miracolo di Strakosha su Malinovskyi trova il 2-1 con una classica azione da difesa a tre con il cross dell’esterno destro di centrocampo, Hateboer, concluso in rete di testa dall’esterno sinistro, Gosens, all’ottavo centro stagionale che certifica come i rumors sull’interesse dell’Inter siano più che giustificati.
Anche nella ripresa la risposta dell’Atalanta è veemente e i primi 10 minuti portano Freuler, Malinovskyi e Djimsiti vicini al pareggio. L’uscita di Cataldi per infortunio alla caviglia e l’ingresso di Parolo al suo posto toglie equilibri agli 11 di Simone Inzaghi che proprio da una palla vagante al limite capitolano ancora grazie a un bolide di Malinovskyi che non lascia scampo a Strakosha. Il crollo fisico di Luis Alberto e Milinkovic concede il centrocampo agli uomini oggi allenati da Gritti (Gasperini squalificato) e con l’ingresso di Ilicic l’Atalanta completa il suo capolavoro. Lo Sloveno in serpentina semina il panico, Acerbi si immola su Muriel, ma è sull’angolo successivo che Palomino svetta di testa e batte un colpevole e fuori posizione Strakosha.
Il 3-2 regge fino alla fine anche grazie a un deludente Muriel che si fa ipnotizzare due volte a tu per tu con Strakosha, ma il verdetto resta insindacabile. Le due squadre più in forma prima della sosta non sono più allo stesso livello. Una, l’Atalanta, vola a ritmi da Champions e può sognare in grande, forse più di quanto non riesca a fare l’Inter distante oggi soltanto 4 punti in classifica. L’altra, la Lazio, è crollata dopo soli 20 minuti ad alti livelli e non ha saputo né reggere l’urto né gestire il ritmo della gara. Così il sogno scudetto si fa sempre più complicato, se non impossibile, perché rosicchiare 4 punti a questa Juventus sarà sempre più complicato.
IL TABELLINO
Atalanta-Lazio 3-2 (primo tempo 1-2)
Marcatori: 5' p.t. aut. de Roon (A), 11' p.t. Milinkovic Savic (L), 38' p.t. Gosens (A), 21' s.t. Malinovskyi (A), 35' s.t. Palomino (A)
Assist: 11' p.t. Luis Alberto (A), 21' s.t. de Roon (A), 35' s.t. Gomez (A)
Atalanta (3-4-1-2): Gollini, Toloi, Palomino, Djimsiti, Hateboer, de Roon, Freuler, Gosens (24' s.t. Castagne), Malinovskyi (32' s.t. Ilicic), Gomez, Zapata (25' s.t. Muriel). All. Gritti.
Lazio (3-5-2): Strakosha, Patric, Acerbi, Radu (32' s.t. Bastos), Lazzari, Milinkovic-Savic, Cataldi (15' s.t. Parolo), Luis Alberto (32' s.t. Anderson), Jony(31' s.t. Lukaku), Immobile, Correa (10' s.t. Caicedo). All. Inzaghi.
Arbitro: Daniele Orsato (Schio).
Ammoniti: 7' s.t. Toloi (A), 11' s.t. de Roon (A), 27' s.t. Milinkovic Savic (L), 40' s.t. Patric (L)