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Lopetegui, panchina a rischio: peggior avvio nella storia del West Ham, il retroscena sul Milan
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LA PARTITA - Una partita a senso unico, quella disputata al London Stadium, con i Blues che hanno dominato, in lungo e in largo, per tutto il corso del match, inanellando la loro terza vittoria in campionato e portandosi momentaneamente al secondo posto in classifica. Al Chelsea sono bastati poco meno di 20 minuti per mettere la partita sui giusti binari, grazie a una doppietta di Nicolas Jackson, autore anche dell’assist decisivo nella ripresa. Passaggio vincente sfruttato al meglio dal solito mancino di Cole Palmer, che ha freddato gli Hammers e archiviato la pratica sullo 0-3.
INIZIO HORROR – E se da una parte, come sottolineato, Maresca ha centrato un primato appartenente al suo maestro Guardiola, ecco che, lato West Ham, c’è Julen Lopetegui che sta scrivendo una delle pagine maggiormente negative nella storia del club londinese. Con il ko odierno, il West Ham ha perso la sua terza partita consecutiva (dopo l’1-3 per mano del Manchester City e l’1-2 subito dall’Aston Villa) in casa: per la prima volta, in tutta la sua storia, la società è uscita sconfitta dai primi tre impegni casalinghi in Premier League. A peggiorare la situazione sono i freddi dati registrati dalla formazione allenata dal tecnico spagnolo: è la squadra ad aver subito il maggior numero di conclusioni, solo Everton e Wolverhampton hanno incassato più reti (13 e 11 rispettivamente), è la rosa che ha creato il minor numero di grandi ed evidenti occasioni da gol in stagione in Inghilterra con una statistica di 1.4.
QUELLE VOCI SUL MILAN – Tutti numeri che fanno riflettere su una fase difensiva (oltre che offensiva) che non sta rendendo come l’iberico si aspettava. Serve modificare la strategia per aggiustare i meccanismi del reparto arretrato. E pensare che la solidità della retroguardia era tra i motivi principali del suo quasi arrivo sulla panchina del Milan: in estate, infatti, Lopetegui era stato a un passo dal club rossonero, che lo aveva individuato come il successore di Stefano Pioli. L'intesa era già stata raggiunta per un contratto triennale da 4 milioni di euro a stagione. Le strette di mano, però, sono rimaste tali e Lopetegui è stato travolto dall'ondata social (descritta dall’hashtag #Nopetegui) dei tifosi rossoneri che non lo volevano sulla panchina della società milanese. L'opzione è così tramontata definitivamente prima di concretizzarsi e la dirigenza ha virato con forza su Paulo Fonseca. E ora entrambi rischiano davvero di vedere le proprie posizioni, nei rispettivi club, traballare sempre più, a meno di un cambio di rotta deciso e immediato.
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