ANSA
Lombardia, Emilia e Piemonte tornano arancioni. Via libera in zona gialla per teatri e cinema, i parrucchieri...
Da lunedì si cambia ancora. L'aumento importante dei contagi e in particolare la diffusione sempre più capillare in alcune aree del nostro Paese delle nuove varianti del Covid-19 imporrà da lunedì 1° marzo lo slittamento di tre delle Regioni più a rischio in zona arancione. Dopo il monitoraggio della cabina di regia, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche e Piemonte saranno dunque oggetto di nuove restrizioni e limitazioni, lì dove la variante inglese sta creando i maggiori motivi di preoccupazione aumentando la pressione sui rispettivi sistemi sanitari. Questo a dispetto di un RT che è rimasto stabile, nell'ordine dello 0,99. Ancora più delicata la situazione della Basilicata e del Molise, che finiscono invece in zona rossa.
A sorridere sarà invece la Liguria che, dopo due settimane con dati da zona gialla, dovrebbe abbandonare la colorazione arancione, mentre i dati della Sardegna incoraggiano in direzione dell'assegnazione della zona bianca. A tracciare un quadro della situazione ci ha pensato Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute: "In Italia ci sono zone e regioni con incidenza molto elevata, come in Trentino, Molise e Abruzzo, per la presenza della variante inglese. Anche in Umbria, per la presenza delle varianti inglese e brasiliana. Dobbiamo fare un grosso sforzo per contenere i focolai. Nel momento in cui si allentano gli interventi, immediatamente riparte l'epidemia. Abbiamo dunque ondate successive che dipendono proprio dagli interventi. Ciò dipende dal fatto che la popolazione suscettibile all'infezione è ancora ampia. Il tasso di incidenza sta crescendo in età scolastica. Abbiamo una diminuzione dell'età media dei casi: ciò può essere un primo effetto delle vaccinazioni sugli anziani e soggetti nelle Rsa. Però cominciamo a vedere anche focolai nelle scuole e ciò potrebbe essere conseguenza delle varianti che infettano di più i bambini ma senza forme gravi. Quest'ultimo è un elemento di cui tenere conto".
Intanto iniziano ad emergere le prime anticipazioni della bozza del Dpcm che diventerà operativo dal prossimo 6 marzo (e che avrà validità fino al 6 aprile), che il governo Draghi sottoporrà in queste ore alla Conferenza delle Regioni. Tra le novità più importanti, la possibilità in zona gialla di riaprire teatri, cinema e musei a partire dal 27 marzo, come ha annunciato su Twitter il ministro della Cultura Franceschini dopo il confronto col CTS. Significativo anche ciò che riguarda l'attività di parrucchieri e barbieri, che col nuovo Dpcm non potranno operare nelle zone considerate rosse, nonostante precedentemente fossero stati considerati come servizi alla persona degni di nota.
A sorridere sarà invece la Liguria che, dopo due settimane con dati da zona gialla, dovrebbe abbandonare la colorazione arancione, mentre i dati della Sardegna incoraggiano in direzione dell'assegnazione della zona bianca. A tracciare un quadro della situazione ci ha pensato Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute: "In Italia ci sono zone e regioni con incidenza molto elevata, come in Trentino, Molise e Abruzzo, per la presenza della variante inglese. Anche in Umbria, per la presenza delle varianti inglese e brasiliana. Dobbiamo fare un grosso sforzo per contenere i focolai. Nel momento in cui si allentano gli interventi, immediatamente riparte l'epidemia. Abbiamo dunque ondate successive che dipendono proprio dagli interventi. Ciò dipende dal fatto che la popolazione suscettibile all'infezione è ancora ampia. Il tasso di incidenza sta crescendo in età scolastica. Abbiamo una diminuzione dell'età media dei casi: ciò può essere un primo effetto delle vaccinazioni sugli anziani e soggetti nelle Rsa. Però cominciamo a vedere anche focolai nelle scuole e ciò potrebbe essere conseguenza delle varianti che infettano di più i bambini ma senza forme gravi. Quest'ultimo è un elemento di cui tenere conto".
Intanto iniziano ad emergere le prime anticipazioni della bozza del Dpcm che diventerà operativo dal prossimo 6 marzo (e che avrà validità fino al 6 aprile), che il governo Draghi sottoporrà in queste ore alla Conferenza delle Regioni. Tra le novità più importanti, la possibilità in zona gialla di riaprire teatri, cinema e musei a partire dal 27 marzo, come ha annunciato su Twitter il ministro della Cultura Franceschini dopo il confronto col CTS. Significativo anche ciò che riguarda l'attività di parrucchieri e barbieri, che col nuovo Dpcm non potranno operare nelle zone considerate rosse, nonostante precedentemente fossero stati considerati come servizi alla persona degni di nota.