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Locatelli: 'Volevo solo la Juve, è un sogno. Fischi a Donnarumma? Ora è tranquillo. Fuori i razzisti dagli stadi'
SPAGNA - "Perdere contro la Spagna è stato un dispiacere perché volevamo vincere la Nations League, ma ormai è andata e una gara persa non deve farci perdere le nostre certezze, anche perché una sconfitta prima o poi doveva arrivare. La Spagna è una squadra forte che sviluppa questa filosofia di gioco sin dal settore giovanile. Certo è che se la partita si fosse messa diversamente, avremmo potuto dire la nostra perché siamo forti anche noi e l'avevamo studiata bene: gli episodi sono stati determinanti".
RANKING - "Contro il Belgio sarà importante vincere, anche per il ranking. Courtois ha detto che sarà una partita inutile, ma ognuno può dire quel che vuole: giochiamo a Torino e vogliamo vincerla. Ho visto la loro partita ieri sera (Belgio-Francia 2-3, ndr) e sappiamo che giocatori ha il Belgio e cosa dovremo fare per fermarli. Siamo sereni: il gruppo c'è e ogni nostro reparto è forte. Dobbiamo restare tranquilli e arrivare carichi al mondiale".
DONNARUMMA - "I fischi a Donnarumma? L'abbiamo abbracciato, è tranquillo".
CRESCITA - "Penso che il mio carattere mi permetterà di fare il salto di qualità definitivo. Alcune cose si possono fare solo se stai bene con la testa: è una parte fondamentale e sto cercando di lavorarci. Rispetto a qualche anno fa sono più maturo. L'Europeo mi ha aiutato e ora alla Juventus ricevo tanti consigli, da Allegri ma anche dai senatori del gruppo: sono cose molto importanti".
LA JUVE - "Arrivare alla Juventus è stato il coronamento di un sogno e l'inizio di un nuovo percorso. In estate ho cercato tanto questo club: volevo solo la Juve. In campionato non siamo partiti benissimo ma ora siamo in ripresa e abbiamo un allenatore che sa cosa dobbiamo fare. Quest'anno c'è un campionato equilibrato: il Napoli è partito molto bene ma c'è anche l'Inter campione e il Milan. E' bello così".
RAZZISMO - "Dobbiamo fare qualcosa subito. Si parla di razzismo da troppo tempo e non s'è mai fatto nulla... Noi come giocatori dobbiamo esporci ma soprattutto servono decisioni drastiche: quello devono farlo le istituzioni. È una follia: i razzisti non devono più entrare negli stadi".