Locatelli, il fratello: 'Al Milan ha sofferto, no all'Arsenal perché voleva solo la Juve'
GLI INIZI - “Da piccolini eravamo sempre insieme, quanti disastri in casa con il pallone. Era come un amico. Mettevamo i giacchetti come pali e via con i due contro due"
HA SOFFERTO AL MILAN - “Al Milan ha sofferto il fatto che venne visto come salvatore della patria, ma un ragazzo di 18 anni non può esserlo. Non aveva la sicurezza che ha costruito dopo. Leggevamo le critiche e gli insulti. Era mio fratello, faceva male. Ha dovuto bloccare i commenti sui social. Se insulti non sei un vero tifoso. Parte tutto dall’ignoranza. Sono stati fondamentali i miei genitori. Manuel è molto legato a loro, essendo andato via da giovane. Quando ha un attimo di tempo li chiama sempre. Mio padre lo segue in ogni partita in casa”.
SASSUOLO - “Il passo più difficile della sua carriera è stato il Sassuolo. Non è stato semplice dire addio a un club come il Milan, a San Siro e a tutto ciò che significava. L’ha vissuto forse come un piccolo passo indietro. Nella prima stagione ha faticato un po’, nella seconda, invece, è arrivata la svolta. Anche grazie a De Zerbi che lo ha aiutato molto. Una crescita che gli ha permesso di conquistare la maglia azzurra. A Mancini è sempre piaciuto. Dopo la prima convocazione ci chiamò commosso”.
EUROPEO - “Ogni tanto riguardo i video di quelle settimane. Mi vengono ancora i brividi. Il giorno prima che segnasse contro la Svizzera, feci una diretta dall’oratorio di Pescate con Sky Sport e gli consigliavo di calciare di più in porta. I tifosi mi scrivevano per dirmi che era anche merito mio (ride). Era scritto nel destino, non avrebbero mai potuto perdere”.
LA JUVE - "Ricordo ancora la trattativa. Per lui è stata lunghissima. C’era anche l’Arsenal, ma lui voleva la Juventus. Le società continuavano a incontrarsi, ma senza trovare l’accordo. Ogni giorno guardavo la Gazzetta per controllare. A Sassuolo si allenava a parte, in lui il desiderio di cambiare. Una vera emozione. Il giorno dell’esordio ci mandò una foto con la maglia e le parole “Ce l’ho fatta’””.
AMA IL BIANCONERO - “Per la Juve dà tutto. Ama quei colori. I primi giorni? Non gli sembrava vero. E poi capii che c’era un motivo se era lì con loro. Manuel è molto felice di essere lì. Tanti i ragazzi con cui ha legato, da Chiellini e Bonucci a Morata e De Ligt”.