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    Lo svincolato Candreva aspetta una squadra: “Posso dare ancora tanto, vado come uno di 28 anni"

    Lo svincolato Candreva aspetta una squadra: “Posso dare ancora tanto, vado come uno di 28 anni"

    Antonio Candreva ha 37 anni e mezzo ed è svincolato dopo l’esperienza con la Salernitana, il suo nono club in Serie A. Dopo 500 partite non vuole fermarsi: il ritiro è lontano, la voglia di continuare a giocare è tanta e trapela dalle sue parole a La Gazzetta dello Sport.

    PREPARAZIONE - "Ho passato l’estate come fossi in ritiro. Mi sono allenato con un preparatore. Ora lo faccio a Milano. Non sono abituato a stare in attesa. Mi manca la quotidianità, lo spogliatoio, i tifosi, l’avversario. Ma il fuoco dentro è acceso. Il calcio è la mia vita. Sono convinto di poter dare molto. Non ho staccato il cervello. Cerco un club che mi stimi e che mi stimola. Il gps dice che vado come uno di 28 anni, non come uno di quasi 38. Mi sento felice perché ho una bella famiglia, ma sogno di fare un ultimo giro di campo insieme ai miei figli".

    LE PREVISIONI - "L’Inter è la squadra da battere. Ha dimostrato di essere più forte ed è più forte in tutto. Ma è un campionato molto avvincente. Equilibrato. Mai come quest’anno sono cambiati tanti allenatori in partenza. Ben 13. E quindi significa portare concetti e metodi nuovi. Mi incuriosisce la Juve di Thiago Motta col quale ho avuto il piacere di giocare in Nazionale, un Mondiale. Al Bologna ha fatto vedere grandi cose. Ma pure il Milan di Fonseca, anche se ha cominciato non benissimo".

    ALLENATORE PREFERITO E GIOCATORE SIMILE – “A livello umano, non solo tecnico, mi sono trovato benissimo con Reja, avuto alla Lazio, Conte all’Inter e Pioli alla Lazio. Per la Nazionale dico Prandelli che mi ha dato molta fiducia e mi ha fatto fare un Mondiale nel 2014 in Brasile. In chi mi rivedo? Forse Chiesa, quando ama giocare facendo forte la fascia in un 4-4-2 o in un 4-3-3".

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