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    Lo strappo con l'Inter, il colpo di fulmine con la Juve: la verità sull'intrigo Lukaku

    Lo strappo con l'Inter, il colpo di fulmine con la Juve: la verità sull'intrigo Lukaku

    • Andrea Distaso
    Inter e Lukaku, una storia che molto verosimilmente non è finita in questi convulsi giorni, caratterizzati da un'improvvisa sparizione e da un'altrettanto repentina ricomparsa quando ormai era troppo tardi. Lukaku e la Juve, una storia che non è nata certo nello spazio di pochi giorni o delle ultime settimane in cui la fase di empasse nella trattativa col club nerazzurro e col Chelsea è divenuta stallo totale e poi rottura a tutti i livelli. Secondo la stampa inglese, i primi contatti tra la società bianconera e l'attaccante belga hanno la loro origine ad inizio giugno, a ridosso di una finale di Champions League nella quale Big Rom entrerà da protagonista, seppur non come avrebbe desiderato. Una partita iniziata nuovamente dalla panchina per fare spazio al collega-rivale Dzeko, per il quale l'allenatore Simone Inzaghi vanta una chiara preferenza dal punto di vista tecnico-tattico.

    PARTITA A POKER - Lukaku questo lo sa, o meglio, lo ha compreso da diverso tempo e agisce di conseguenza. Nemmeno la ritrovata brillantezza fisica giunta in primavera - dopo una pessima prima parte di stagione trascorsa a rincorrere una condizione ideale per giocare il Mondiale che non sarebbe arrivata mai e che avrebbe comportato un infortunio muscolare dietro l'altro - hanno smosso le convinzioni dell'allenatore piacentino e allora l'attaccante classe '93, assistito dall'avvocato Ledure, ha cominciato a giocare la sua partita di poker su più tavoli, a tessere la sua trama proponendosi al miglior offerente. Determinato più che mai a lasciare sì il Chelsea, ben lieto di liberarsi di un giocatore fuori dal progetto e dai costi esorbitanti (12 milioni di euro netti a stagione), ma a trovare comunque una squadra nella quale spuntare le migliori condizioni, dal punto di vista economico ma non soltanto.

    PIANO DIABOLICO - Ledure cerca prima una sponda nel Milan, alla ricerca di un attaccante di complemento per rinforzare un reparto in cui il solo Giroud non può immaginare di tirare la carretta per un'altra stagione, poi riceve qualche abboccamento dalla ricchissima Arabia Saudita ed infine arriva la Juve. Siamo ai primi di giugno, l'Inter deve ancora scendere in campo ad Istanbul per la gara più importante dell'anno ma Lukaku ha già le idee chiarissime su come andrà a finire questa storia. Tesse la sua trama per oltre un mese, garantisce a parole ai dirigenti nerazzurri che lui vuole solo loro e che si spenderà personalmente col Chelsea per portare ad una soluzione obbligata. Peccato che le prime proposte fatte pervenire da Marotta ed Ausilio ai Blues non accontentino le pretese - 40 milioni di euro - provenienti da Londra e che, sottotraccia, il piano diabolico di Big Rom preveda un'altra virata. La più brusca, la più imprevedibile e clamorosa. Ora tutto torna: Lukaku strappa con l'Inter perché si era promesso da tempo alla Juve. Che attende di trovare l'accordo per piazzare Vlahovic prima di procedere con l'affondo decisivo.

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