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Sulle orme di Chiellini: Comuzzo si prende la Fiorentina e la Nazionale
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C'era un tempo neanche troppo lontano in cui i difensori si dividevano in due categorie: i liberi e gli stopper. Da una parte chi aveva il compito di orchestrare i movimenti difensivi dall'altra chi aveva come obiettivo quello di francobollarsi all'attaccante avversario per non farlo mai calciare in porta. Sono passati alcuni decenni e oggi abbiamo i braccetti, i centrali che impostano, i terzi che si sganciano e i quinti che si accentrano. In un calcio fluido in continua trasformazione Pietro Comuzzo è una meravigliosa ventata nostalgica di un calcio che non c'è più.
È facile individuare in Kean e De Gea gli uomini copertina di una Fiorentina che sta volando in classifica nel campionato di Serie A. Ma è indubbio che fra le tante cose che stanno funzionando nella nuova viola targata Palladino ci sia anche una difesa che ha trovato sicurezza e solidità. E gran parte del merito è anche di questo ragazzone classe 2005, che partita dopo partita si sta confermando come uno dei migliori centrali del campionato.
Poco appariscente ma tremendamente efficace, Comuzzo è uno stopper alla vecchia maniera. Uno di quelli che deve solo pensare a difendere, alla qualità e alla manovra ci pensino pure gli altri. E Comuzzo difende tremendamente bene: chiedere a Dovbyk, che contro la Fiorentina non ha toccato un pallone, per conferma. "Sì, mi ispiro ai difensori del passato. Il mio idolo è Chiellini", ha dichiarato mercoledì scorso prima della partita fra Apoel Nicosia e Fiorentina. E per quanto il nome di una bandiera della Juve abbia fatto storcere il naso a qualcuno a Firenze, Comuzzo sembra davvero aver intrapreso la strada del centrale livornese (che per la cronaca con la maglia della Fiorentina ha segnato un gol proprio alla Juve). In un calcio che è ormai quasi soltanto forma, Pietro è pura sostanza.
Un talento, il suo, che non è passato inosservato a Luciano Spalletti, spesso spettatore al "Franchi" di Firenze, vista la vicinanza con Montaione. E oggi Comuzzo si trova in ritiro con la Nazionale azzurra a neanche 20 anni. Una curiosità: nel caso dovesse esordire nei due prossimi impegni dell'Italia, batterebbe il record di precocità di un calciatore della Fiorentina in azzurro. Il detentore del record, al momento, è proprio Chiellini. Quel Chiellini che spesso e volentieri finiva le partite con una fasciatura alla testa per colpa di qualche contrasto duro in area di rigore, la stessa che ha indossato proprio Comuzzo nell'ultima partita contro il Verona. E se tre indizi fanno una prova...
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Acerbi buongiorno comuzzo degni eredi della tradizione italiana ... marcatori senza fronzoli..per...