Lo sport dopo il coronavirus: dalla Puglia una nuova idea per il rilancio e la valorizzazione degli impianti sportivi
Il progetto è firmato da Asset Puglia (agenzia regionale per lo sviluppo ecosostenibile del territorio) e ha l’ambizione di diventare utile ad altre regioni d’Italia, oltre appunto la Puglia, specialmente nel Sud, dove il clima consente di praticare attività all’aperto nella maggior parte dei mesi dell’anno.
Elio Sannicandro, direttore generale di Asset Puglia, ha così raccontato l’idea: “Il documento di programmazione per l’impiantistica sportiva è uno strumento fondamentale per fotografare lo scenario attuale, ma soprattutto per ottimizzare gli investimenti futuro. Il recupero del patrimonio esistente e il miglioramento della gestione degli impianti pubblici è una delle principali direttrici del piano.
“Tra gli obiettivi del piano strategico dello sport vi è la promozione della pratica sportiva. Puntiamo ad aumentare il numero di cittadini attivi e a ridurre gli effetti della sedentarietà anche attraverso attività a cielo aperto, senza dimenticare la creazione di eventi che possano fungere da attrattori turistici”, prosegue Sannicandro. “L’altro elemento fondamentale di sviluppo vede la promozione dei cosiddetti sport ambientali che si svolgono in spazi a cielo aperto, valorizzando percorsi urbani e aree naturali dove praticarli in totale sicurezza. Da questo punto di vista, ad esempio, la Puglia dispone di percorsi pedonali, percorsi misti (come i Sentieri di Puglia e il Parco delle Dune Costiere), ciclovie (tra queste quella Adriatica o ancora quella dell'Acquedotto pugliese) o impianti specifici per gli sport di mare e di terra”.