Getty Images
Lo sfogo di Calabria per la morte di Alika Ogorchukwu: 'Indifferenza ingiustificabile. Politici vergognosi'
Davide Calabria, capitano del Milan, non ci sta. Non da calciatore, ma da semplice cittadino che si ribella alla violenza folle che è tornata a colpire, questa volta a Civitanova Marche, e ha fatto una vittima di appena 39 anni. Il suo nome è Alika Ogorchukwu, ragazzo nigeriano ucciso dal 32enne Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo per motivi ancora da chiarire. Una morte orrenda, a colpi di stampelle e poi finito a mani nude mentre si trovava a terra. E, fatto ancora più inaccettabili, mentre i passanti immortalavano la scena coi loro telefonini, senza intervenire.
Questo lo sfogo di Calabria sulla propria pagina Instagram: "Alika Ogorchukwu, un uomo di 39 anni, è stato picchiato a morte. Un’ingiustificabile azione che spero costerà caro a quell’uomo, se così si può definire... Ingiustificabile come il fregarsene, riprendere con un telefonino la scena senza cercar di attirare l’attenzione o intervenire, per quanto una persona possa essere spaventata, incredula o non preparata. Un uomo stava per essere ucciso in quegli istanti. Non voglio credere che siamo arrivati al punto di farci scivolare di dosso un simile atteggiamento, senza nemmeno cercar di combatterlo.
Non cerchiamo giustificazioni, siamo tutti colpevoli per una società sempre più incentrata all’odio e all’indifferenza. Da una classe politica sempre più vergognosa, il cui primo pensiero è lo screditare chi non la pensa allo stesso modo invece di concentrarsi sui veri problemi del nostro paese per riuscire a risolverli. Da politici che pensano sempre più ai loro singoli poteri piuttosto che all’aiutarsi ed aiutare una popolazione sempre piu in difficoltà.
Da noi cittadini ormai inermi di fronte a certe ingiustizie. Impariamo nel quotidiano a ritrovarci e ad amarci un po’ di più, all’aiutare il prossimo ed i più bisognosi, al far arrivare la nostra voce nei palazzi dove lo cose possono e devono cambiare. Non ci sia più odio, non ci siano più distinzioni di razze e di genere.
Possiamo e dobbiamo cambiare e migliorare una situazione ormai sfuggita di mano ed inaccettabile nel 2022. Siamo tutti fratelli del mondo. Alla famiglia di Alika, posso solo immaginare il dolore che state provando, vorrei mandarvi le mie più sincere condoglianze. E a te, Alika, spero tu possa riposare in pace, ma in un mondo migliore del nostro.
Questo lo sfogo di Calabria sulla propria pagina Instagram: "Alika Ogorchukwu, un uomo di 39 anni, è stato picchiato a morte. Un’ingiustificabile azione che spero costerà caro a quell’uomo, se così si può definire... Ingiustificabile come il fregarsene, riprendere con un telefonino la scena senza cercar di attirare l’attenzione o intervenire, per quanto una persona possa essere spaventata, incredula o non preparata. Un uomo stava per essere ucciso in quegli istanti. Non voglio credere che siamo arrivati al punto di farci scivolare di dosso un simile atteggiamento, senza nemmeno cercar di combatterlo.
Non cerchiamo giustificazioni, siamo tutti colpevoli per una società sempre più incentrata all’odio e all’indifferenza. Da una classe politica sempre più vergognosa, il cui primo pensiero è lo screditare chi non la pensa allo stesso modo invece di concentrarsi sui veri problemi del nostro paese per riuscire a risolverli. Da politici che pensano sempre più ai loro singoli poteri piuttosto che all’aiutarsi ed aiutare una popolazione sempre piu in difficoltà.
Da noi cittadini ormai inermi di fronte a certe ingiustizie. Impariamo nel quotidiano a ritrovarci e ad amarci un po’ di più, all’aiutare il prossimo ed i più bisognosi, al far arrivare la nostra voce nei palazzi dove lo cose possono e devono cambiare. Non ci sia più odio, non ci siano più distinzioni di razze e di genere.
Possiamo e dobbiamo cambiare e migliorare una situazione ormai sfuggita di mano ed inaccettabile nel 2022. Siamo tutti fratelli del mondo. Alla famiglia di Alika, posso solo immaginare il dolore che state provando, vorrei mandarvi le mie più sincere condoglianze. E a te, Alika, spero tu possa riposare in pace, ma in un mondo migliore del nostro.