Calciomercato.com

  • Lo Monaco a CM: 'Ecco dove ha sbagliato la Fiorentina con Capezzi. E non è l'unico rimpianto'

    Lo Monaco a CM: 'Ecco dove ha sbagliato la Fiorentina con Capezzi. E non è l'unico rimpianto'

    • Claudio Masini
     Se è vero che errare è umano ma perseverare è diabolico, la Fiorentina incarna perfettamente l’estremizzazione di questo concetto in tema di rinnovi di contratto. Una pratica divenuta insidiosa per tanti, quasi tutti, i club al di fuori della stretta cerchia delle super potenze economiche. Di sicuro però qualche contromossa la si può adottare, con un po’ di accortezza, e si può evitare di incorrere in episodi spiacevoli come quello relativo a Leonardo Capezzi, centrocampista classe ’95, nativo di Figline Valdarno (a 30 km da Firenze) e cresciuto in viola dall’età di 11 anni. La Fiorentina lo cedette in prestito con diritto di riscatto al Crotone la scorsa estate senza però rinnovargli il contratto, in scadenza al 2017: l’ottimo rendimento e la promozione raggiunta hanno convinto i calabresi a farlo proprio, in attesa del contro-riscatto da parte dei viola. Operazione che non è arrivata però, proprio a causa della scadenza troppo ravvicinata che ha posto il coltello dalla parte della lama per Corvino e soci.
     
    Non si tratta però della prima defaillance per la Fiorentina, che con i contratti ha sempre fatto fatica: a partire dagli errori fatti con Montolivo, perso a parametro zero nel 2012, a quelli fatti con Ljajic e Neto: il serbo fu venduto per una cifra piuttosto contenuta alla Roma, ad un anno dalla scadenza; con il brasiliano invece andò molto peggio, con l’addio a zero a vantaggio della Juventus, dopo tanti mesi di tentennamenti e di poca concretezza. Perfino con i due giovani Babacar e Bernardeschi, prospetti su cui la Fiorentina aveva deciso di puntare, sono servite le classiche sette camicie di sudore prima dell’accordo; raggiunto in extremis, anche lì ad un anno dalla scadenza. Una recidività su cui calciomercato.com ha interrogato l’ex ad storico del Catania Pietro Lo Monaco: “Aver dato Capezzi in prestito con un solo anno di contratto non è stata una bella mossa. Non si dovrebbe mai arrivare all’ultima stagione, per di più con un ragazzo giovane: prima dei prestiti almeno due anni sul contratto dovrebbero esserci”.
     
    Perché la Fiorentina continua ad essere recidiva?
    “Ci sono considerazioni che la società avrà fatto, che da fuori è difficile ipotizzare. Conoscendo chi gestisce la Fiorentina, l’esperienza non gli manca e non penso che si possa decidere a cuore leggero di lasciar andare un giovane che ha fatto bene in B e che può rappresentare un'ipotesi per il futuro. L’errore è stato fatto l’anno scorso”.
     
    La Fiorentina ha rinunciato anche a Piccini, se pur non a causa del contratto. Quanto valore ha perso?
    Piccini non mi sembrava assolutamente male, poi però ci sono strategie dell’azienda. Bisogna vedere come si è organizzata. Mi sembrava un ragazzo di buone potenzialità, così come Capezzi. Sono giocatori che provengono dal vivaio e chiaramente un minimo di politica e di gestione ottimale ci vorrebbe. Perdere giovani è sempre un peccato però ci sono delle strategie aziendali che evidentemente non prevedevano l’uso di questi ragazzi, per cui si è deciso per una politica diversa”.
     

    Altre Notizie