Livornomania: i rinforzi basteranno?
Perché non prima? Questo viene da chiedersi alla luce delle prime operazioni di calciomercato che il Livorno ha messo in piedi a poche ore dalla chiusura delle trattative invernali. Sono arrivati solo la partita, persa, con la Roma prima il difensore Paolo Castellini, dalla Samp, e poi Djamel Mesbah, esterno mancino del Parma. Prima di loro Mimmo Di Carlo, tecnico con già alcune esperienze in serie A, voglioso di rimettersi in gioco e pronto a dimostrare quanto appreso nel periodo di stop dopo l'esonero dal Chievo. Probabilmente prima della chiusura delle operazioni il Livorno farà un'altra mossa, un centravanti olandese, baby talento dell'Ajax, Danny Hoesen, centravanti di cui si parla un gran bene. Tre rinforzi, potrebbero anche essere quattro se negli ultimi scampoli di calciomercato emergessero le condizioni ideali per inserire un altro tassello.
Quello che viene da chiedersi alla luce delle conclusioni di queste operazioni è perché non siano state fatte ad agosto. Perché, dopo un calciomercato evidentemente problematico per i tanti 'no' ricevuti e magari anche a causa della pochezza delle risorse investite, non sono stati messi a disposizione dell'allora tecnico Nicola quegli elementi che già si sapeva sarebbero mancati in alcuni ruoli. È stato iniziato il campionato, evidentemente con la rosa 'avallata' da tutti, con alcuni deficit specifici in alcuni ruoli. A sinistra c'era un grosso punto interrogativo, davanti é arrivato un Borja che già definirlo scommessa é molto, Mosquera a centrocampo non ha mai giocato e ci sarà un motivo. Senza parlare di Botta, terzo extracomunitario tesserato per rendere un favore all'Inter. Insomma, gli amaranto si trovano adesso a rincorrere partendo da una posizione di classifica complicata, ma con una rosa magari non al livello di altre ma sicuramente competitiva per la salvezza. Ma se invece di mancare 17 turni ne fossero mancati molti di più, non sarebbe stato meglio?