Livornomania: giovani rampanti... ma non solo
Giovani rampanti. Con tanta voglia di emergere e far bene. E' questo l'identikit dei giocatori sul taccuino di Capozucca, Perotti e Signorelli, impegnati nel non facile obiettivo di consegnare a Davide Nicola una squadra in grado di poter competere per la conquista della salvezza. Non sarà un mercato semplice, perchè ci sono di mezzo grandi club, perchè le possibilità economiche del Livorno certo non sono paragonabili a quelle di altri società, pronte a battagliare per la permanenza in categoria. Sono circolate decine e decine di nomi, ma poi, di concreto, in procinto dell'avvio del raduno, sono arrivati in tre: Bardi, Piccini e Benassi. Giovani e rampanti, appunto. Ma basteranno queste caratteristiche per non affogare tra le onde della serie A e nelle correnti mangiasogni degli squadroni metropolitani? Chi lo sa.
Una cosa appare certa: ci vogliono anche giocatori esperti, elementi in grado di poter contribuire al gioco del Livorno, tanto spumeggiante in serie B lo scorso anno ma di certo da rivedere per la prossima serie A. Ma non ultratrentenni all'ultimo contratto, con l'entusiasmo pari a zero e solo voglia di aumentare il conto in banca. Ci vogliono grinta e motivazione, voglia di rilancio per misurarsi con una piazza che ha delle esigenze. Magari non di calcio-champagne, ma di attaccamento ai colori, alla maglia. Di questo, oltre che di giovani rampanti, c'è effettivamente molto bisogno.