Liverpool, Salah: 'Il coro dei tifosi l'ho amato da subito. Tante aspettative su di me ma...'
Mohamed Salah, attaccante del Liverpool, parla alla CNN in vista della sfida con la Roma, sua ex squadra: "Il Liverpool mi piace, da piccolo lo prendevo alla Playstation. Il cibo? E' importante, fa parte del gioco. Mi ha aiutato molto nelle fasi di recupero e mi ha permesso di dormire meglio. La mia nutrizionista mi ha detto che posso mangiare ciò che voglio perché non ho grasso sul corpo. Il fatto di non bere alcool mi aiuta. Quando torno in Egitto, chiamo i miei amici dall'aeroporto per fargli comprare del kushari (piatto tipico egiziano a base di riso, pasta, lenticchie, ceci, aglio e pomodoro) da mangiare nel tragitto in macchina. Le alte aspettative su di me? Le sento, per me è una grande responsabilità. La mia è una vita semplice, senza complicazioni. Non ho molto da fare durante il giorno ma alla fine è proprio questa la responsabilità. Devo prendere il tutto con semplicità e andare avanti, non mi innervosisce questa cosa anche se non è semplice visto che non ho la libertà di sbagliare o commettere errori. Quando però senti la pressione per parecchi anni impari a conviverci. Il coro 'Mo Salah, Mo Salah, come on... laaa, la laaa... the egyptian king...'? E' il coro che amo di più. L'ho sentito per la prima volta prima di una partita, da quel momento i tifosi lo cantano in ogni gara. Sentirlo allo stadio regala un grande feeling. La maggior parte delle volte i tifosi lo cantano dall'inizio della partita in poi, questo porta ancora più pressioni perché tu devi far qualcosa di buono in campo. A volte anche gli altri giocatori lo cantano nello spogliatoio. E questo mi carica ancora di più. Il premio di giocatore dell'anno in Premier? Mi fa lavorare ancora più duramente. Mi fa dare tutto, ancora di più rispetto a prima proprio perché adesso c'è più pressione intorno a me. Tutti si aspettano qualcosa da me in ogni partita, non devo segnare sempre ma fare del mio meglio in ogni partita. Voglio dare tutto me stesso per il club, per i compagni e per me stesso. E' una bella sensazione aver sentito amore fin dal primo giorno. Per me è qualcosa di speciale, un qualcosa che mi fa lavorare ancora più duramente e pensare positivo. Essere in questa città con questo tipo di pressioni è qualcosa di differente".