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Liverpool, le pagelle di CM: Salah da pallone d'oro. Firmino è divino
Karius 6: Per poco non si manda in porta da solo il pallone calciato da Kolarov. Poi si prende oltre un’ora di libera uscita. Nessuno lo impegna, poi però la Roma si sveglia e lui osserva solo i gol di Dzeko e Perotti.
Alexandre-Arnold 7: Terzino, ma pure ala e incontrista quando c’è da tamponare su Strootman e Nainggolan. Aumenta il numero di giri di una fascia che in pochi riusciranno a sovrastare. Nel finale, quando la Roma cambia modulo, fa passi indietro non sempre calibrati.
van Dijk 6,5: Pagato a peso d’oro, stasera fa capire perché. Prende la targa di Dzeko e non gli concede mai parcheggio. Di testa e di piede, difensore completissimo. Si rilassa troppo nel finale ed Edin trova finalmente il posto giusto.
Lovren 6: Non soffre la velocità di Under e si permette pure di cogliere una traversa da urlo a fine primo tempo. Nella ripresa serra ancora di più la mascella e strappa ogni speranza di gol all’attacco romanista. Regala però a Dzeko lo spazio giusto per riaprire il discorso qualificazione. Un errore grave.
Robertson 6,5: Cancella il nome di Florenzi e tiene alto lo sguardo respirando un dolce profumo di finale. Straripante quanto basta, nemmeno suda più di tanto.
Oxlade-Chamberlain ng: Si contorce dopo 15 minuti dopo uno scontro con Kolarov, si teme per il tendine rotuleo. Nel quarto d’ora a disposizione fa vedere qualche buon movimento e poco più. (17’pt Wijnaldum 8: E’ l’arma che non t’aspetti. L’olandese, che fu a un passo dalla Roma, porta imprevedibilità e furore a centrocampo aprendo spazi e cercando pure la conclusione in porta. Decusuvi)
Henderson 7: Prova da capitano, prova da veterano anche se ha solo 27 anni. Dopo un po’ di sofferenza iniziale, tiene vivo il confronto con Nainggolan. Per nulla facile.
Milner 7: Concreto, fisico ma pure tanto talento. L’ex City pare aver trovato la sua consacrazione dopo anni in chiaroscuro. Osserva con attenzione la lavagnetta di Klopp e non sbaglia un colpo rifilando pure un paio di calcioni dei suoi. Abbassa la guardia negli ultimi 10’.
Salah 9,5: Il grande ex, il grande incubo. La fase Rem inizia dopo appena 5 minuti, quando serve a Firmino un bel pallone. Ma la vera sudata che ti blocca la digestione avviene a fine primo tempo: prima il tiro a giro imparabile, poi il dolce pallonetto. Lui non esulta, ma quanti rimpianti. Manca l’assist? Non c’è problema: parte in fuorigioco e mette sui piedi di Mané il 3-0. Scarpa (e pallone?) d’oro non sono un miraggio. Esce lui e il Liverpool ne risente. (75’ Ings 5,5: ammoscia il reparto).
Firmino 9: Scivola un brivido sulla schiena di tutta Roma quando dopo 5 minuti sfiora il secondo palo da posizione quasi impossibile. La qualità del brasiliano è pura, limpida. I suoi movimenti fanno nascere arcobaleni e provocano tempeste portando Salah al raddoppio e il Liverpool sopra le nuvole. Non si accontenta e segna pure due gol. Boom.
Mané 8: La prima sbandierata da F1 arriva dopo mezz’ora ma la mira è leggermente alta. La gara però è appena iniziata, e il Lewis Hamilton del Liverpool di certo non molla il volante e mette il suo nome su un Gran Premio da urlo. E’ un’ira di Dio.
Klopp 8: Un capolavoro, ma forse così facile non se lo aspettava nemmeno lui. La Roma parte bene prendendo campo, poi esce fuori la furia Reds. Ora è il favorito per la Champions, la sua squadra ha forza fisica, velocità, senso tattico. Però qualche volta si perde, e nel finale prende due gol pesanti.