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    Liverpool, c'è il Real Madrid. Klopp: 'Ho rivisto la finale di giugno: che tortura!'

    Liverpool, c'è il Real Madrid. Klopp: 'Ho rivisto la finale di giugno: che tortura!'

    Liverpool-Real Madrid non è mai una partita come le altre. Jurgen Klopp, tecnico dei Reds, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia dell'andata degli ottavi di Champions League e ha presentato la sfida, non dimenticando la finale dello scorso giugno vinta dai blancos: "Non avevo rivisto la finale di Parigi fino a questo fine settimana. Ora che l'ho fatto ho subito capito perché: abbiamo giocato bene e potevamo vincere, quindi è stata una vera tortura rivederla (ride, ndr). Il Real è sempre il Real, non perde mai fiducia e dai blancos possiamo imparare tanto. Stavolta si affronteranno però due squadre diverse rispetto alla finale".

    NUNEZ CI SARA'? - "C'è una possibilità. Dobbiamo vedere come sta oggi, poi prenderemo una decisione".

    LA SFIDA - "Sono davvero felice che possiamo giocare questa doppia partita adesso e non qualche settimana fa. Dobbiamo fare una super prestazione, due super prestazioni a dire il vero. Il Real invece non ha bisogno di fare una super partita, ma anche comunque la chance di passare".

    COSA SI ASPETTA DAI TIFOSI? - "Lavoriamo sempre duro per raggiungere la Champions e penso che questi siano momenti da amare. Sarà una partita speciale. Mi aspetto un Anfield in punta di piedi... I tifosi ci hanno visti più in forma nelle ultime due partite, possono aspettarsi qualcosa in più".

    ANCELOTTI - "Carlo è l'allenatore più rilassato che abbia mai incontrato in vita mia. Lo rispetto molto, lo ammiro molto. Il Real ha una squadra di livello mondiale, alla quale ha aggiunto giovani super entusiasmanti".

    COME BATTERE IL REAL - "Dobbiamo giocare innanzitutto con rispetto. Sarà difficile, ma non impossibile. Tenteremo ogni via per fargli male".

    VINICIUS E GLI INSULTI RAZZISTI - "Niente al mondo può giustificare le offese razziste. Per quanto ne so, è un giocatore di livello mondiale. Non dobbiamo lasciargli la possibilità di andare in uno contro uno".

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