VIDEO de Boer: 'Ho la fiducia di Suning'
(ENGLISH VERSION)
La panchina di Frank de Boer traballa, anzi, il suo futuro sembra addirittura già segnato. A tal proposito sarà fondamentale ascoltare il punto di vista di Erick Thohir, che domattina sbarcherà a Milano. La partita contro il Torino potrebbe essere da allenatore dell’Inter per il tecnico olandese, che però - nonostante tutto - si presenta in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti presenti
L'Inter non merita questa classifica
"Sicuramente no. É vero, contro l'Atalanta abbiamo giocato un primo tempo brutto, ma nel secondo tempo la squadra è cresciuta. Contro il Cagliari in molti hanno detto che per un'ora l'Inter ha espresso il miglior calcio dell'ultimo periodo".
Non è una situazione normale, come hai vissuto questi giorni?
"Siamo in una situazione delicata, è normale perché abbiamo perso partite consecutive in campionato, e siccome l’Inter è un grande club, queste cose non dovrebbero accadere. Possiamo cambiare questa situazione, l’unica cosa che possiamo fare è lavorare molto duramente, con staff, giocatori, società, tutti e poi uscire da questa situazione.
Ci è abituato, l'avevano già dato per finito
"Sono un po' stanco di parlare di queste cose. L'unica cosa che serve adesso a me sono i miei giocatori e la squadra"
Un allenatore si rende conto quando non ha più la squadra in pugno? A Bergamo in molti hanno giocato al di sotto delle proprie possibilità
"Il primo tempo visto contro l'Atalanta è per me il peggiore in assoluto da quando siedo sulla panchina dell'Inter. Ero molto arrabbiato con i giocatori perché non erano quelli che conosco io e nel secondo tempo abbiamo cambiato atteggiamento. Dopo aver segnato siamo stati gli unici a voler vincere la partita, ma a Bergamo è per l'Inter storicamente difficile vincere. Se ho la squadra in pugno? Si, ho fiducia nei miei giocatori"
Sente i dirigenti vicini?
"Loro sono ogni giorno qui ad Appiano, parliamo ogni giorno delle nostre cose di campo e non. Poi loro hanno le loro opinioni e io ho le mie, ma sento la fiducia di Suning"
Cosa penseresti se arrivasse l'esonero nonostante una vittoria contro il Torino?
"Io non penso a questo, devo preparare la squadra ed essere positivo. Poi dipende sempre da come si perdono le partite, ma io ripeto di avere molta fiducia nella mia squadra. Suning sapeva che questo non era un progetto semplice e nelle difficoltà deve appoggiare il proprio allenatore, io sento questa fiducia"
C'è qualcosa che non rifaresti?
"Io ho sempre avuto la stessa filosofia. Noi dobbiamo mostrare di voler giocare sempre allo stesso modo, come contro il Cagliari, Juventus e Bologna. Poi è chiaro che in questo momento dobbiamo diminuire i rischi, ma è solo una questione di tempo per avviare bene il progetto. Per me è molto difficile, ci sono tanti giocatori qui e molti sono delusi perché non giocano, ma io posso usarne solo undici"
Se avesse preso questa squadra a giugno, l'avrebbe costruita così?
"Si, perché è stato a campionato in corso che abbiamo capito alcuni punti deboli. I veri problemi si scoprono solo in prestazioni vere, ma per risolvere tutto ci vuole sempre tempo. Anche io avevo inizialmente idee che adesso sono cambiate, fa parte del lavoro. Ad un certo punto si capisce quale sia la rosa perfetta per la nostra squadra e per portare avanti la filosofia che vogliamo. Ad un certo punto tutti pezzettini del Puzzle si incastreranno, ci sono delle difficoltà, ma bisogna accettarle".
Da molto non si parla dell'avversario. Dicci qualcosa sul Torino
"Giocano e pressano alto, sono in un buon momento, soprattutto i tre attaccanti. Vengono qui con tanta fiducia, ma noi dobbiamo vincere. Sarà una gara molto interessante, giocano con 4-3-3, pressano, abbiamo una filosofia simile"
Come mai i suoi giocatori arrivano sempre secondi sulla palla?
"Quando subisci e vai sotto, diventa difficile per la nostra filosofia. Perché spendiamo molte energie mentali. Dobbiamo cercare di non andare più in svantaggio. Ieri ne ho parlato con la squadra, è un fattore molto importante"
Domani ci saranno tanti cambi?
"L'unica cosa importante sarà vedere una squadra unita, conterà solo questo, non è importante chi sarà titolare e chi no. Dobbiamo solo essere uniti e giocare con la stessa idea, quando faremo questo sarà un passo avanti"
L'Italia è stata la scelta giusta?
"L'Italia, l'Inter e Milano mi piacciono molto. Mi sento molto rispettato e si vive molto bene. Ci sono tutte le condizioni per vivere e lavorare bene"
Qual è la critica che l'ha maggiormente ferita?
"Io non leggo molto in questo momento perché non serve per cambiare la situazione. Devo lavorare con il mio staff, sappiamo che in questo momento non si può parlare bene di noi, ma devo conservare le mie energie per l'Inter"
Quando si riferisce alla società parla sempre di Suning, ma vale lo stesso anche per Thohir?
"Quando dico società mi rivolgo a tutti, anche a Thohir, Ausilio e Zanetti. Suning è l'azienda che sostiene tutto il progetto qui. Per me c'è un solo nome: l'Inter"
Come mai Banega è scomparso dai radar?
"É solo una questione tattica, non devo spiegare a tutti perché, è una mia decisione. In questo momento non sta giocando molto bene, è gia accaduto con altri in passato"
Gabigol?
"Deve capire e accettare che in Italia si gioca diversamente. Sta lavorando duro e si avvicina sempre di più il momento in cui lo vedremo in campo"
Ti sei arrabbiato per ciò che ha fatto Medel? Sarà multato?
"Le multe le valuta la società. Il gesto non è stato bello perché ha abbandonato sé stesso e la squadra, questo deve saperlo. In questo momento un giocatore della sua esperienza è necessario per noi, ma adesso è andata così. Abbiamo presentato il ricorso, ma sicuramente per una gara non lo avremo. Non è stato molto intelligente".