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Litiga e picchia il domestico di Totti: il capitano fa da paciere
Perez parcheggiò l’auto davanti a un negozio in via dell’Oceano Indiano. A questo punto scoppiò la lite con un 25enne romano. L’uomo rivendicava per sé il posto auto. “Deve aver pensato di aver subito un torto - spiegò Perez alle forze dell’ordine - così è sceso, mi ha urlato qualcosa cominciando a prendere a calci la mia automobile. Io sono sceso e l’ho spinto”. Il 25enne è caduto “poi si è rialzato e mi ha sferrato un pugno in faccia”. A questo punto intervenne Totti. Il calciatore venne chiamato al telefonino da Perez spaventato per l’aggressione. Il fuoriclasse della Roma, avvertì i carabinieri, e si precipitò in via dell’Oceano Indiano. Uno sparuto numero di persone aveva assistito alla scena, divenne un gruppo piuttosto nutrito quando nella bagarre intervenne Totti in difesa del proprio collaboratore domestico.
Il numero 10 giallorosso vedendo l’uomo sanguinante al volto allontanò l’aggressore dicendogli: “Uno litiga, basta un vaff… e te meni come un fabbro? Ma che te dice la testa?”. Nel frattempo, una pattuglia dei carabinieri arrivò a sirene spiegate davanti al supermercato, il calciatore spiegò l’accaduto ai militari mentre il dipendente di casa Totti si asciugava il sangue e l’aggressore se ne stava in silenzio. Infine la condanna dell’uomo a otto mesi di carcere a distanza di 5 anni dal fattaccio. Lo racconta l'edizione romana de La Repubblica.