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Lite Vagnati-Juric: Cairo non può fare finta di niente, c’è in ballo il futuro del Toro. Chi ha diffuso il video
Il video mostra chiaramente chi tra Vagnati e Juric ha perso la testa. E chi ha perso la testa non può guidare una struttura delicata e complessa come la parte tecnica di una squadra di calcio. Cairo avrebbe saputo del litigio anche senza il video, ora sa che tutti sanno e che siano passate più di 24 ore senza che una decisione sia stata presa non aiuta l’immagine del club. Ogni ora che passa è un’ora di troppo.
A proposito del video: chi l’ha realizzato e chi l’ha messo in rete? L’hotel è grande, ma in maggioranza occupato dallo staff del Toro. In un dettaglio del video a un certo punto si nota come chi sta filmando, cerchi di nascondersi, tirandosi indietro, sul balcone. Quanto è malizioso pensare non a un turista ma a un componente dello stesso staff granata? Il Toro sa anche questo e sa anche perché eventualmente c’è chi ha voluto che tutti sapessimo. Questione di bande, brutta questione in una squadra.
Fare il presidente del Toro non è mai stata una cosa semplice. L’ombra diretta della Juventus e la crisi della città, una tifoseria nostalgica e esigente, che quasi 40 anni fa arrivò a contestare un signore come Sergio Rossi, l’ultimo grande e rimpianto presidente granata. Poi è stato quasi tutto un susseguirsi di faccendieri e improvvisati, con alcuni che hanno anche sfiorato la galera e altri che invece l’hanno proprio conosciuta, fino al fallimento del 2005 e all’arrivo di Urbano Cairo, all’epoca già affermato imprenditore nella comunicazione, e da allora, un passo dopo l’altro e forse anche grazie alla popolarità che il calcio regala, diventato un vero numero 1 in Italia, presidente anche del gruppo editoriale dei 2 più diffusi quotidiani, la Gazzetta e il Corriere, che (forse non casualmente) hanno derubricato lo scontro da far west a semplice discussione, dando sulle loro pagine più spazio al raffazzonato tentativo di spiegazione di Vagnati che al fatto vero e proprio.
Cairo ha dato al Torino stabilità economica e tecnica, dopo un iniziale up and down fra Serie A e Serie B, ma ha tolto ai suoi tifosi la voglia di sognare. Nei 10 campionati consecutivi disputati in Serie A, il miglior risultato sono stati 2 settimi posti, l’ultimo nel 2019, cui sono seguiti due deprimenti piazzamenti al 16esimo e 17esimo posto, prima del decimo della scorsa stagione, la prima con Juric e Vagnati alla guida tecnica. E andiamo a un anno fa: un mercato lento quasi quanto quello odierno, lo scatto a campionato cominciato o quasi, il mare di prestiti ora non rinnovati o riscattati e lì troviamo le radici dello scontro diventato pubblico.
I tifosi contestano a Cairo non già la cessione di Bremer o non aver rinnovato il contratto a Belotti (che anzi nella vicenda di cuore granata ne ha messo molto poco) ma non averli ancora sostituiti. Loro e tutti gli altri che nel frattempo non ci sono più, rispetto a maggio. Colpa di Cairo che non ha dato il via libera, cioè il “grano”, a Vagnati? Colpa di Vagnati che non ha la forza e le conoscenze giuste che il ruolo impone? Colpa di Juric, come deve pensare Cairo, se, come sembrerebbe, Vagnati dice di doverlo difendere da “quella testa di c…”?
Licenziare Vagnati e dare personalmente l’annuncio dei primi acquisti, sarebbe stato il modo migliore per andare oltre lo scazzo e oltre il video. Se un maestro della comunicazione come Cairo non l’ha fatto, significa che il Toro è davvero in un momento difficile della sua tribolatissima storia.
@GianniVisnadi