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    L'Italia torna a ospitare gli Europei: tutto ciò che c'è da sapere sull'edizione 2032 con la Turchia

    L'Italia torna a ospitare gli Europei: tutto ciò che c'è da sapere sull'edizione 2032 con la Turchia

    • Gabriele Stragapede
    É arrivato il grande giorno. Nella giornata di domani, martedì 10 ottobre, a Nyon, verrà dato l’annuncio delle sedi degli Europei 2028 e 2032. Specialmente quest’ultima edizione ci riguarda da vicino, dato che l’unica candidatura presente è quella fatta pervenire congiuntamente dalla Turchia e dall’Italia. In sostanza, se per il 2028 è certa l’assegnazione al Regno Unito (Inghilterra, Scoziae all’Irlanda, è altrettanto sicuro che nel 2032 il campionato Europeo di calcio tornerà nel nostro Paese che, lo scorso luglio, ha deciso di unire le forze insieme alla Turchia per l’organizzazione congiunta del torneo continentale.

    LE DELEGAZIONI – La delegazione azzurra della FIGC sarà guidata e rappresentata dal Presidente Federale (nonché Vice Presidente UEFA) Gabriele Gravina. Il numero uno del calcio italiano sarà accompagnato a Nyon dal Segretario Generale Marco Brunelli, il Project Manager di Euro 2032 Antonio Talarico e da tutto il team che ha lavorato al dossier. Dossier che verrà presentato al Comitato Esecutivo da due Ambassador particolari: il Capo Delegazione della Nazionale Gianluigi Buffon e la giornalista Ilaria D’Amico. Per la Federazione Turca (TFF), invece, presenti ìl Presidente Mehmet Büyükekşi, il Segretario Generale Kadir Kardaş e il Vice Presidente Mustafa Eröğüt. L'Ambassador turco sarà invece Volkan Demirel, ex portiere della Nazionale turca (66 presenze tra il 2004 e il 2014).

    LA GIORNATA – Nel corso della giornata di oggi, la delegazione italiana è arrivata al completo a Nyon mentre domani comincerà la presentazione delle candidature all’Esecutivo (dalle ore 9.30 alle 11.15). Dopo la discussione dei dossier, i membri del Comitato avranno 15’ a disposizione per eventuali domande, prima di riunirsi per la votazione ed entrare, solo successivamente, nella vera e propria cerimonia che sarà possibile seguire in diretta tv su Rai 2 (a partire dalle ore 11.30) e in streaming sul sito ufficiale della FIGC (figc.it) e su quello della UEFA (uefa.com). Al termine della stessa, i vari rappresentanti delle due federazioni potranno rilasciare eventuali commenti e/o dichiarazioni in zona mista ai media presenti.

    UNA SCELTA CONSAPEVOLE – La decisione è stata presa da parte dei vertici della FIGC, frutto di un complesso, quanto fruttuoso, processo di consultazione. La Federazione azzurra ha scelto di unire gli sforzi con l’organismo turco, grazie anche all’esperienza accumulata nel corso di questi ultimi 15 anni, nei quali varie federazioni hanno consapevolmente unito le proprie candidature (leggasi Euro 2000 – Belgio e Paesi Bassi – 2008 – Austria-Svizzera - , 2012 – Polonia e Ucraina -, 2020 – con l’Europeo itinerante -, la candidatura di Regno Unito e Irlanda o l’organizzazione del Mondiale americano tr Stati Uniti, Messico e Canada per il 2026). La condivisione ha portato a un coinvolgimento maggiormente diretto da parte di tutti gli appassionati, oltre a una ricerca di una progettualità ancora più efficiente e sostenibile. Ma questo è il futuro che riguarderà, a partire dalla giornata di domani, il nostro movimento calcistico, chiamato, nuovamente, a ospitare una grande manifestazione.

    TIMELINE – E’ importante anche sottolineare come si è arrivato alla sicura assegnazione del campionato Europeo all’Italia (congiuntamente alla Turchia). Il 2 febbraio dello scorso anno, la FIGC ha deciso di presentare una manifestazione d’interesse per l’organizzazione di Euro 2032, con largo anticipo rispetto alla scadenza fissata al 23 marzo. Il 12 aprile di quest’anno, invece, l’Italia ha consegnato il dossier finale di candidatura per ospitare Euro 2032, nel quale la FIGC ha candidato come sedi di gara le città di Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Verona. Una lista di città che andrà necessariamente ristretta, una volta che verrà data la scontata ufficialità dell’assegnazione. Questo poiché la UEFA darà tempo ai due Paesi per presentare una lista composta da cinque sedi (più una di riserva). Infatti, ogni Federazione potrà ospitare gli Europei in massimo cinque città, come sottolineato da Evelina Christillin, membro del Consiglio della UEFA: “Solo cinque città potranno ospitare l’Europeo. È un accordo preso in sede Uefa dalle federazioni italiana e turca, anche se non c’è ancora una scelta definitiva sulle cinque città. Ci sarà una specie di contest: un modo per mettersi in gara per ristrutturare o fare del tutto nuovi degli stadi, che sono il problema principale dell’Italia. Italia e Turchia sono due candidature gradite all’Uefa, il problema italiano riguarda proprio gli stadi. Ci sarà una specie di messa in gara delle dieci città, che dovranno presentare i loro progetti entro al fine del 2026. Vedremo quali saranno le cinque finaliste”. Tempo, dunque, sino al 2026. A quel punto saranno scelte le città in base anche a progetti che sono in opera di realizzazione o che hanno già pronto il finanziamento per ammodernamenti/costruzioni di nuovi impianti. Successivamente, il 28 luglio, al termine di un processo di consultazione, la Federazione ha scelto di unirsi alla Turkish Football Federation (unico altro dossier presente in quel momento) per organizzare, congiuntamente, su base paritaria rispetto alle reciproche competenze, l’edizione 2032 degli Europei. E si arriva alla giornata di domani, dove, a Nyon, il Comitato Esecutivo assegnerà il torneo continentale a Italia e Turchia, in quanto unica candidatura presente. La penisola, quindi, tornerà a ospitare un Europeo.

    IL RITORNO IN ITALIA – L’edizione 2032 sarà la terza, ufficialmente, che verrà ospitata dall’Italia. La prima fu nel 1968, dove parteciparono Italia, Unione Sovietica, Inghilterra e Jugoslavia e si giocò all’Olimpico di Roma, all’allora San Paolo di Napoli e al Comunale di Firenze (rinominato Franchi nel 1991). L’Italia, dopo aver superato grazie a un fortunato sorteggio con la monetina l’URSS, sconfisse la Jugoslavia in finale (rigiocata dopo l’iniziale pareggio – non erano ancora previsti i calci di rigore -) aggiudicandosi il primo titolo continentale. Passarono 12 anni e l’Italia tornò a ospitare un Europeo, nel 1980, il primo con otto Nazionali nella fase finale. I due gironi vennero giocati a Milano, Napoli, Roma e Torino e alla fine trionfò la Germania che si impose 2-1 sul Belgio. Per tornare ad assaporare gli Europei nel nostro Paese, bisogna fare un salto avanti all’edizione 2020 (giocata e vinta dagli Azzurri poi nel 2021, a causa del rinvio per la pandemia Covid-19). Primo torneo itinerante, dove l’Italia venne designata come una delle 12 sedi, ospitando tre gare del girone eliminatorio, quelle degli Azzurri, e un match dei quarti di finale. Da domani, si potrà tornare a pensare a un Europeo in Italia, non appena verrà data la scontata ufficialità dell’assegnazione congiunta a Italia e Turchia. Gli Europei sono pronti a tornare nel nostro Paese.

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