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    Lippi punge la Juve: 'Prima c'era Pogba, ora Sturaro e Lemina...'

    Lippi punge la Juve: 'Prima c'era Pogba, ora Sturaro e Lemina...'

    L'Atalanta continua a volare e a molti ricorda il Leicester dello scorso anno. Anche a Marcello Lippi, commissario tecnico della Cina che ha parlato a Radio Anch'io Lo Sport: "Sto vivendo con grande entusiasmo e soddisfazione il momento dell'Atalanta. Sono contento perchè molto legato al presidente Percassi e al tecnico Gasperini. A Bergamo c'è un clima familiare e c'è tanta competenza. Atalanta nuovo Leicester? Certo è molto difficile, ma perchè no? Queste cose accadono, vediamo come sta andando in Germania dove al comando della classifica c'è il Lipsia".

    DA MONTELLA A HIGUAIN - "Il Milan mi piaceva già l'anno scorso e mi piace, intravedevo la voglia di fare un gruppo con tanti italiani e un grande senso di appartenenza, piena di giovani interessantissimi. Si vede poi la mano felice e creativa di Montella. Lapadula? Può fare il titolare del Milan al posto di Bacca o magari in alternanza al colombiano. Ho la sensazione che Allegri, Spalletti e Sarri abbiano ancora un pò da fare per aggiustare le cose e i meccanismi delle loro squadre, per oliare sia gli aspetti tattici che quelli psicologici. Chi ha più motivi per recriminare però è Sarri che si è visto privato del più grande centravanti del mondo, Higuain, e con il sostituto Milik subito infortunato".

    PROBLEMI JUVE - "Non sono in grado di dire perché la Juventus, per modo di dire, sta faticando a gestire il doppio impegno in Champions League e Serie A. Non è detto che comprando grandi calciatori, questi si adattino subito al nuovo ambiente. Sono cambiamenti da gestire con grande difficoltà per un allenatore. Pjanic e Higuain? L’inserimento di grandi campioni non è naturale. Bisogna conoscersi e ambientarsi. Poi, è andato via un calciatore molto importante come Pogba. Due anni fa il centrocampo era Pirlo-Vidal-Pogba, l’anno scorso giocavano spesso Lemina e Sturaro, con tutto il rispetto per loro. La Champions non diventi un'ossessione. I calciatori della Juventus sono abituati da sempre a lottare per tutte le più grande competizioni. Avere i mercoledì liberi senza giocare la Champions, quello sarebbe il dramma per la Juve". 

    OBIETTIVO CINESE - "Sarà molto molto difficile qualificarsi ai Mondiali con la Cina. Già tre volte mi è stata proposta la panchina della nazionale, ma all'epoca allenavo il Guangzhou. Fui lusingato, ma declinai le offerte. Loro volevano che allenassi contemporaneamente club e nazionale, ma non era possibile. L'obbiettivo di andare a Russia 2018 non è impossibile, ma molto molto difficile da realizzare. Il mio impegno è soprattutto quello far crescere il calcio cinese, che non è poi così scarso come si crede. E' un calcio cui manca la scaltrezza del mestiere che si impara giocando da ragazzini. In Cina i bambini non praticano il calcio. Nonostante questo, il livello è abbastanza buono, ci sono molti buoni giocatori e se la possono giocare con tutti, magari senza vincere. La Cina non è certamente da ultimo posto in classifica".

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