Marcello Lippi e la Juve non riprenderanno la storia d'amore interrotta qualche anno fa: "Se mi richiamassero? In Italia non tornerò ad allenare, lo farò all'estero. La voglia di fare ancora due-tre anni c'è - ha detto l'ex ct azzurro a Torino in occasione del derby benefico 'SLAncio di vita' - Sono andato via dalla Juve sei anni fa e ogni volta che la squadra ha avuto delle difficoltà regolarmente è stato fatto il mio nome. In passato, qualche anno fa ci sono stati dei contatti".

Sulla difficie stagione della Juve l'ex ct aggiunge: "Da tifoso vivo serenamente il momento. Sono due anni, sia lo scorso che questo, che alla Juve stanno lavorando persone molto serie. Stanno mettendo tutto il loro entusiasmo e la loro voglia e per adesso le cose non stanno andando come sperano tutti gli juventini. Magari ci vorrà un po' più di tempo, ma continuando a lavorare con questa serietà e con questo entusiasmo le cose non potranno che migliorare. Del Piero? Non sono sorpreso, perché campioni di questo livello, oggi con la professionalità e l'amore che hanno per il proprio lavoro e con la cura che dedicano alla preparazione possono durare fino a 40 anni".

"Prandelli? E' la persona più adatta per la ricostruzione della Nazionale. Indipendentemente da come è finito l'ultimo Mondiale - spiega l'ex Ct azzurro - la Nazionale avrebbe avuto comunque bisogno di una ristrutturazione, di una rinascita, di un ringiovanimento e non c'è dubbio che Prandelli sia la persona più adatta per questo tipo di crescita, di rinascita, di ricostruzione della Nazionale".