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    Lippi al centro della guerra Cina-Corea

    Lippi al centro della guerra Cina-Corea

    Le qualificazioni in Asia ai prossimi Mondiali di Russia 2018 stanno vivendo attimi di grandissima tensione. In Cina alle 12.30 ora italiana andrà in scena la sfida fra le nazionali di Cina e Corea del Sud rispettivamente seconda e ultima del gruppo A di qualificazione.

    11 MILA POLIZIOTTI SCHIERATI - Una partita che, però, rischia di andare oltre il modo del pallone perchè, come riferisce Repubblica, il capientissimo Helong Stadium di Changsha, tarato per contenere fino a 55mila spettatori, per questione di sicurezza stasera potrà ospitarne soltanto 31mila. Gli altri posti saranno "riservati" agli oltre 11mila tra poliziotti e responsabili dell’ordine pubblico chiamati a vigilare su uno dei match più blindati della storia.

    PAURA DI PYONGYANG - La colpa, tuttavia non è nè del governo di Pechino, nè di quello di Seul. La colpa è ovviamente di Kim Jong-Un, presidente della Corea del Nord, che ha costratto gli Stati Uniti ad aiutare il governo di Seul con uno scudo antimissilistico Thaad, che serve a difendere le basi e i 28mila soldati statunitensi presenti nella regione. Una mossa che ha fatto irritare la Cina, la quale sostiene che lo scudo, in realtà, servirà soltanto a "spiare" la Cina.

    LIPPI NEL MEZZO - La tensione è altissima poichè i cinesi, invece di prendersela direttamente con gli americani, hanno scatenato la propria ira direttamente su Seul. La cina sta boicottaggio la Corea del Sud bandendo ogni prodotto sudcoreano nel paeseIn mezzo? Beh in mezzo c'è il calcio e la nazionale di Marcello Lippi che è imbattuta da otto incontri. Ai cinesi manca una vittoria da troppo tempo e i 3 punti contro la Corea del Sud sono ormai fondamentali per rimanere in corsa per una flebile speranza di qualificazione ai Mondiali. All'andata? La Corea vinse per 3-2 e una vittoria in casa rappresenterebbe una doppia dimostrazione di forza nei confronti di Seul. "Ogni grande evento sportivo è imbevuto per Pechino di questo senso della politica e del potere - ha dichiarato a Repubblica, Simon Chadwick, professore dell’Università di Salford - Ma l’irritazione nei confronti di Seul ha ancora di più esaltato questo atteggiamento competitivo".

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