Persona brillante, intelligente, capace e competente: Leonardo Nascimento de Araújo, più semplicemente Leonardo, è riuscito a conquistarsi con gli anni questa fama, durante la sua carriera da calciatore e ancor di più una volta appesi gli scarpini al chiodo. Elegante in giacca e cravatta così come lo era in campo, grande comunicatore (parla correttamente cinque lingue), Leonardo ha sempre goduto di alta considerazione all'interno dei salotti del grande calcio: giocatore prima, consulente, dirigente e allenatore poi, il brasiliano ha ricoperto un po' tutti i ruoli dell'universo pallonaro. L'unica cosa in cui, forse, ha fallito è stata la sua esperienza sulla panchina: e un predestinato come lui non poteva che cominciare con squadre importanti come Milan e Inter. Una parentesi breve, per sua stessa scelta, decidendo di proseguire la carriera da dirigente, quando venne nominato dalla ricchissima proprietà del Paris Saint Germain nuovo direttore sportivo del club parigino. Oggi, libero da qualsiasi impegno ufficiale, qualcuno potrebbe di nuovo pensare a lui, facendolo tornare su una panchina prestigiosa. IL LIONE CI PENSA - Secondo quanto riferisce L'Equipe, infatti, il presidente del Lione, Jean-Michel Aulas, vorrebbe proprio il brasiliano alla guida della sua squadra, in caso di esonero di Fournier, a forte rischio dopo una prima parte di stagione decisamente al di sotto delle aspettative. Da allenatore Leonardo non fece malissimo, conquistando un terzo posto con il Milan e un secondo con l'Inter, oltre a una Coppa Italia proprio con i nerazzurri, ma lo stress della vita sul campo e le continue pressioni dei media lo convinsero ad abbandonare quella carriera, considerandosi più adatto a una vita manageriale. Ma la possibilità di far ricredere tutti coloro che mettono in dubbio le sue capacità da tecnico potrebbero convincere una persona testarda e orgoliosa come il brasiliano ad accettare un'eventuale offerta.
