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L'intrigo Conceicao e la missione della Juventus: a Lipsia vuole regalarsi una notte da Champions
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LA PARTITA DELLA VERITA' - Per dirla con una banalità: dopo Roma e Napoli, entrambe terminate per 0-0, la Juve ha un'altra occasione per sentirsi grande. E la grossa differenza rispetto alle altre due partite è che si trova nel bel mezzo del percorso, e non all'inizio. Le difficoltà potrebbero aver aiutato la squadra di Motta, in questo senso: se non trovi una luce in mezzo al buio, quantomeno ti adoperi più del solito per trovarla. E allora, rivista quella luce di nome Vlahovic, e ritrovate un po' di certezze sotto porta, cosa manca ai bianconeri per tornare a stupire in notti come queste? Ci sono i giocatori, c'è l'idea, c'è in particolare l'ambizione di potersi sentire all'altezza della missione intrapresa. Che non è una banalità.
LE SCELTE - Non sarà banale neanche l'undici di Motta: in conferenza ha annunciato di aver deciso, e di averlo pure detto alla squadra. Cambiaso, arrossito, annuiva senza dare indicazioni. Sornione. Ma sarà diversa, questa formazione? E perché poi dovrebbe esserlo? Il dubbio che ci portiamo alla vigilia riguarda due ragazzi con la stessa fame e percorsi differenti. Yildiz rischia di far posto a Conceicao, e non sarebbe un downgrade, considerato tutto e considerato prevalentemente il momento del portoghese. Anzi: "Il suo momento è sempre", come dice Motta. Per il resto, andrà molto probabilmente di certezze. Quindi Di Gregorio. Poi Kalulu e Cambiaso sugli esterni, Gatti e Bremer in mezzo. Centrocampo: più Thuram di McKennie, Locatelli insostituibile. Poi la batteria a supporto della punta, cioè Vlahovic: Chico e Yildiz a giocarsi una maglia (sapendo già la risposta), Nico Gonzalez e Koopmeiners.